Si chiama Relive. Ovvero “Torna a vivere”. E' un videogame che insegna le manovre da effettuare in caso di arresto cardiaco. Nasce da Mini-VREM, un progetto tutto italiano che coinvolge la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, l'Italian Resuscitation Council e lo Studio Evil di Bologna.
Il progetto è risultato il vincitore di un concorso a cui hanno partecipato in 80 e si è aggiudicato la somma di 200mila euro. Relive insegna al pubblico la tecnica del massaggio cardiaco utilizzando Kinect, la periferica di gioco della X-Box: una piccola telecamera che permette di interagire con il gioco attraverso i movimenti del corpo.
Sarà lanciato in anteprima in Italia il 16 ottobre in occasione dello “European Restart a Heart Day” promosso da European Resuscitation Council che in Italia coincide con “Viva! la settimana della rianimazione cardiopolmonare”, in calendario dal 13 al 19 ottobre 2014. Il team completamente italiano che ha realizzato il gioco è coordinato da Federico Semeraro, anestesista rianimatore membro del comitato promotore di Viva! e del Consiglio direttivo di Italian Resuscitation Council (IRC), che ha guidato il progetto.
COME SI GIOCA A RELIVE - Il giocatore si trova in una esplorazione pericolosa su Marte. L'ambientazione da fantascienza non è lontana nel futuro, ma degli imprevisti portano il protagonista del videogame a trovarsi in situazioni di pericolo. Come, appunto, tentare di salvare la vita ai suoi amici perfezionando la tecnica del messaggio cardiaco.
Ed è qui che scatta il serious game. Ci si può allenare con il massaggio cardiaco su un cuscino o un pupazzo. Kinect, il sensore di movimento della X-box, registra i movimenti delle mani e delle braccia, e li invia a un software, elaborato ad hoc, che analizza la profondità del massaggio e la sua frequenza. Così l'utente può verificare la validità o meno del suo intervento. Uno studio scientifico di validazione ha testati l’efficacia di questa tecnologia.