Cultura/ARTICOLO

Restaurato il pavimento dell’area archeologica nel Duomo di Firenze

Torna visibile anche il magnifico emblema del pavone di epoca paleocristiana della chiesa di Santa Reparata

/ Redazione
Ven 1 Dicembre, 2017
Pavone dopo il restauro

Grazie a un attento restauro, torna visibile nella sua bellezza originale il pavimento in mosaico policromo di epoca paleocristiana della chiesa di Santa Reparata nel Duomo di Firenze. Nel pavimento sono tornati alla luce la magnifica figura di un pavone, simbolo cristiano della resurrezione, e un’epigrafe con i nomi dei 14 donatori dei mosaici, divisi in base al numero di piedi romani finanziati.  

L’area archeologica della chiesa di Santa Reparata è un’importante testimonianza dell’antica Florentia, dove i visitatori possono vedere non solo la storia della Cattedrale ma la vita della città di Firenze dal I secolo d.C. al XIV. Il pavimento vide la luce ai primi decenni del V secolo d.C. (52 metri di lunghezza per 25 di larghezza presunti), divisa al suo interno in tre navate separate da due file di quattordici colonne. Al centro della navata principale, si trovava l’emblema del pavone. Sulla stessa asse, più in direzione dell’originale facciata (che guardava il Battistero ed era  avanzata di 7-8 metri rispetto a quella della Cattedrale) la lunga epigrafe con i nomi dei donatori. Il pavimento fu realizzato da maestranze africane con cui la Firenze del tempo aveva stretti rapporti culturali ed economici.

Il lavoro, durato un anno e mezzo, è stato eseguito dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ed ha interessato tutto il pavimento musivo dell’area archeologica, decorato a figure geometriche con esagoni, losanghe e nodi di Salomone. Il pavimento presentava vari fenomeni di degrado dovuti sia al passare del tempo - distacco e sfaldamento delle tessere, lacune di varie dimensioni, depositi di sporco - sia a precedenti restauri. In particolare a questi ultimi sono riconducibili le numerose integrazioni con cemento, dannose per gli stessi mosaici, che sono state sostituite da malta, il più simile possibile a quella originale, poi incisa e ritoccata cromaticamente. Le nuove integrazioni, riconoscibili e facilmente rimovibili, hanno così restituito leggibilità ai decori del pavimento.  

Per informazioni sugli orari di apertura e modalità di visita della chiesa di Santa Reparata:
http://www.ilgrandemuseodelduomo.it/