Dopo un lungo e complesso intervento di restauro degli apparati tessili, è stato finalmente restituito al pubblico il Salottino Luigi XVI del Museo Stibbert. L'operazione è frutto della collaborazione tra la casa museo fiorentina, il Museo del Tessuto e il Centro di Firenze per la Moda Italiana.
Situato al primo piano della Villa di Montughi, sede del Museo Stibbert, il Salottino nasce come ambiente destinato alla vita familiare, realizzato da Frederick Stibbert e da sua madre nell'Ottocento, ma con una forte e chiara ispirazione di un gusto neosettecentesco. Chiuso da molti anni per le pessime condizioni conservative in cui versavano gli apparati tessili - con degradi, tagli, slegature di trame, perdite di colore - il restauro è stato condotto dal laboratorio di restauro interno al Museo del Tessuto ed è stato finanziato grazie alla generosa contribuzione del Centro di Firenze per la Moda Italiana.
L'intervento di restauro, ad opera della Tela di Penelope - consorzio privato di restauratrici diplomate in restauro tessile presso la Scuola di Alta Specializzazione dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze - ha riguardato la tappezzeria a copertura delle pareti della stanza e le cortine che coprono finestre e porte. L'intervento ha previsto la pulitura per aspirazione delle opere tessili con l'utilizzo di reti termosaldate a protezione delle zone più fragili; il consolidamento ad ago con supporti in seta tinti in laboratorio della nuance adatta a colmare la lacuna; la successiva protezione superficiale con tulle, con la funzione di stabilizzare lo status quo dei tessili al fine anche di migliorarne la fruibilità e la resa estetica.
Il Salottino Luigi XVI è l'ultimo di una serie di ambienti privati che sono stati negli anni recuperati per la fruizione pubblica. Con la sua riapertura il Museo Stibbert non solo porta a compimento l'ampliamento del percorso espositivo, ma inaugura anche la sala dei Costumi e dei Tessili. Si tratta di un ricco ambiente in cui per la prima volta verrà esposta, tramite mirate rotazioni tematiche, una accurata selezione di oggetti appartenenti alle collezioni di abiti e tessuti che Fredrick Stibbert creò grazie alla sua passione per la storia dei costumi civili e militari e che si compone di notevoli pezzi del XVIII secolo fino al famoso manto che Napoleone indossò nel 1805 per l'incoronazione a Re d'Italia.
Per informazioni:
http://www.museostibbert.it/
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