Cultura/ARTICOLO

Restauri: agli Uffizi torna visibile il Nerone bambino

Il busto sarà ricollocato nel Terzo Corridoio della Galleria

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Nerone bambino. Foto M. Brunori
Prosegue il programma di restauro dei busti lapidei alla Galleria degli Uffizi. Grazie al contributo di Italia Nostra, è stato presentato questa mattina, nella sala dell'uscita Buontalenti, il restauro del busto del Nerone Bambino, che già domani tornerà visibile nel Terzo Corridoio della Galleria. Presenti Cristina Acidini (Soprintendente del Polo Museale fiorentino), Antonio Natali (Direttore della Galleria), Fabrizio Paolucci (Direttore del dipartimento di antichità classiche) e Mariarita Signorini (responsabile restauri e membro del Consiglio nazionale di Italia Nostra).

Si tratta di un'operazione finanziata in meno di un anno da Italia Nostra per la Galleria degli Uffizi, che segue il recupero della figura di "Seneca morente" presentato lo scorso luglio e il restauro della cosiddetta Julia Maesa degli inizi di febbraio. Il busto raffigura un ignoto bambino di epoca giulio-claudia dell'età di cierca tre quattro anni, convenzionalmente ritenuto il piccolo imperatore romano Nerone. Scultura di eccellente fattura risalente alla prima metà del I secolo dopo Cristo, è presente in Galleria dal 1704 ed appartiene al nucleo più antico di antichità in possesso della famiglia Medici. A quest’opera fu riservato un posto di eccezione nella Tribuna, lo spazio elitario della Galleria ricettacolo delle opere più preziose delle raccolte granducali.

Il restauro dell’opera, sotto la direzione di Fabrizio Paolucci, ha visto protagonisti Gabriella Tonini e Luis Pierelli della Nike restauro: oltre a restituire completa leggibilità all’opera e a recuperare la pienezza del contrasto cromatico, l’intervento ha consentito di ripristinare l’organica coerenza delle varie parti della scultura, alcune delle quali si sono rivelate a rischio di distacco. Come scritto, anche questa volta il restauro è stato finanziato da Italia Nostra Firenze, tra i cui soci Fabio Basagni, è stato il principale sostenitore dell’iniziativa.