L'acquedotto vasariano di Arezzo, risalente al 1600, sarà restaurato. I lavori, che dureranno cento giorni lavorativi meteo permettendo, avranno un costo complessivo di 350mila euro e saranno finanziati dall'ente Fraternita dei Laici con un mutuo accesso con Nuova Banca Etruria. Il progetto è stato presentato dal Sindaco Alessandro Ghinelli e da Pier Luigi Rossi, primo rettore della Fraternita dei Laici.
I lavori partiranno a inizio 2017, in accordo con la Soprintendenza Belle arti e paesaggio che ne verificherà l'esecuzione in corso d'opera. È stato già firmato il contratto con l'impresa che svolgerà le opere di riqualificazione. "La Fraternita ha costruito l'acquedotto su progetto di Giorgio Vasari tra la fine del 1500 e i primi del 1600. Quando per la prima volta l'acqua corrente arrivò in piazza Grande fu festa - spiega il primo rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi -. La struttura che verrà recuperata riguarda gli archi vasariani, circa 350 metri.
Le due pitture che si trovano sugli archi, in via Tarlati, saranno recuperate dagli Amici dei monumenti e abbiamo anche costituito un gruppo storico che seguirà i lavori. Inoltre, è in corso di progettazione la riqualificazione della piazza e della scalinata di palazzo di Fraternita che permetterà di entrare nel cunicolo dell'acquedotto che arriva in piazza Grande". Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Alessandro Ghinelli. "Si tratta di un'opera di grande pregio artistico inserita nel contesto di un itinerario vasariano che termina proprio in Piazza Vasari". Per il restauro saranno riutilizzati, per quanto possibile, tutti i materiali lapidei esistenti.
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Restauri: al via il recupero dell'acquedotto vasariano di Arezzo
I lavori saranno finanziati dall'ente Fraternita dei Laici con un mutuo acceso con Nuova Banca Etruria per un totale di 350 mila euro
Acquedotto Vasariano di Aresso