Ambiente/ARTICOLO

Rischio idrogeologicoInterventi per 50 milioni

Si muove la Regione che programma per il 2014 110 interventi per 50 mln di euro

/ Elisabetta Vagaggini
Sab 28 Dicembre, 2013

Il suolo toscano, come quello di tutto il territorio nazionale (lo ha dimostrato la recente tragedia in Sardegna) è sempre più fragile a causa della cementificazione e della insufficiente capacità di monitorare capillarmente le situazioni a rischio. Per anni si è continuato a costruire e a non considerare il problema della riduzione della macchia boschiva e della diminuita capacità del suolo di trattenere l'acqua piovana, che invade velocemente i corsi dei fiumi, anch'essi spesso trascurati, provocando esondazioni dagli effetti devastanti.

La Regione Toscana si muove e mette in cantiere, per il 2014, 110 interventi per oltre 50 milioni di euro. E' quanto emerge dal documento annuale per la difesa del suolo che è stato approvato lunedì 23 dicembre dalla giunta regionale. Il documento rappresenta una novità assoluta che viene introdotta da quest'anno grazie alle recenti normative regionali in materia di difesa del suolo: in pratica si tratta di un unico atto con il quale vengono selezionati e programmati gli interventi di difesa del suolo da realizzare in Toscana sulla base di requisiti di urgenza e cantierabilità. Il documento prevede anche fondi da destinare alla creazione di un parco progetti che potrà essere utilizzato per programmare gli interventi nel 2015.

Alcune zone hanno una priorità per quanto riguarda il rischio idraulico e idrogeologico. Una di queste è il bacino dell'Arno.  Per quest'area sono ammessi a finanziamento 51 interventi su un totale regionale di 106 e sono ammesse a finanziamento 12 attività di progettazione ed indagine su un totale regionale di 46. Tra gli interventi previsti ci sono la sistemazione idraulica del torrente Esse a Monte San Savino finalizzata alla riduzione del rischio idraulico del territorio, la realizzazione di interventi di sistemazione dell'argine sul fiume Elsa a Certaldo e sul rio dei Cappuccini nel comune di Empoli, utili ad evitare il pericolo di collasso delle strutture stesse; la realizzazione delle Casse di espansione sul fiume Era nei Comuni di Pontedera e Ponsacco. E ancora la realizzazione di interventi di ripristino ed adeguamento delle arginature e delle sezioni idrauliche dei torrenti Ombrone, Pescia di Collodi e Brana nella provincia di Pistoia .
Si segnalano infine due importanti interventi finalizzati alla riduzione del rischio idraulico dei Comuni di Quarrata (PT) e Prato attraverso la realizzazione delle casse di espansione sul torrente Stella (loc. Pontassio) e sull'Ombrone pistoiese (Ponte a Tigliano). Per quanto riguarda le attività di progettazione ed indagine a finanziamento nel corso del 2014 si segnalano in particolare per l'importanza strategica che rivestono le progettazioni delle casse di espansione di Figline Valdarno (Prulli e Leccio) e delle casse di espansione nella provincia di Pistoia sui torrenti Ombrone, Bure e Brana.

Ci sono poi le zone dei bacini della Toscana Nord e della costa e Toscana Sud. Per queste aree si evidenziano in particolare i lavori di messa in sicurezza del torrente Carrione (Carrara), il secondo stralcio degli interventi di riduzione del rischio idraulico dell'abitato di Aulla, a completamento dei lavori già avviati nel corso del 2013 e finalizzati alla messa in sicurezza del centro abitato di Aulla duramente colpito, nell'ottobre del 2011 dall'alluvione del fiume Magra;la messa in sicurezza di movimenti franosi interessanti i centri di Camporgiano e Coreglia Antelminelli, gli interventi di riduzione del rischio idraulico prodotto dal fiume Cecina e dal Torrente Ugione rispettivamente nel Comune di Cecina e nel tratto urbano di Livorno, attraverso opere di consolidamento ed adeguamento delle strutture arginali. Tra le opere più significative si segnala inoltre il ripristino di briglie e difese spondali del fiume Albegna, finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico in alcuni dei comuni del grossetano colpiti nel novembre del 2012 da una grave alluvione e la regimazione idraulica del Torrente Oriato nel comune di Sarteano a Siena da realizzarsi attraverso adeguamenti delle strutture arginali e delle sezioni del corso d'acqua.

Gli interventi messi in campo dalla Regione, saranno realizzati in tranches: una prima parte troverà adeguata risposta già nel 2014. I 106 interventi che sono stati inseriti nel documento sono stati selezionati in relazione alla loro efficacia rispetto alla mitigazione del rischio e sulla base delle caratteristiche di cantierabilità, visto che i lavori dovranno partire nel 2014. Il maggior numero di interventi (51 per oltre 25 milioni di euro) riguarda il bacino dell'Arno, 35 si riferiscono al bacino Toscana nord e 20 al bacino Toscana sud e costa. I 46 interventi di progettazione, per un totale di 2 milioni e 451.000 euro, riguardano in 12 casi il Bacino dell'Arno, in 24 il bacino Toscana nord e in 10 il bacino Toscana sud e costa.