In tempo di crisi, ogni spesa imprevista diventa un problema per i consumatori italiani. La rottura improvvisa di un elettrodomestico, una perdita dell’impianto idraulico o la necessità di sostituire un pezzo dell’arredamento diventano tutte delle piccole tragedie famigliari. Per ovviare a questo problema e vivere serenamente questi inconvenienti, è possibile rivolgersi alle banche per richiedere un prestito. La cosa importante è avere cura di confrontare con attenzione le varie opzioni presenti sul mercato, magari servendosi di un comparatore online per velocizzare l’operazione. Con i prodotti della varie banche e finanziarie esposti in modo chiaro e ordinato in base alla convenienza, trovare il prestito più vantaggioso richiederà solo pochi minuti.
Sono ormai sempre più numerosi gli istituti di credito e le finanziarie che offrono dei finanziamenti appositamente pensati per queste finalità. Per trovare il più conveniente basterà confrontare i loro prodotti sulla base del Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) e delle proprie esigenze. L’importo da richiedere in prestito andrà deciso sulla base della tipologia di lavori che si vuole effettuare e del numero di mobili ed elettrodomestici che si desidera acquistare. Attenzione però a non farsi prendere dalla frenesia di “demolire” ogni oggetto o parte della casa che sembra da rifare. Molto spesso infatti si può risparmiare notevolmente semplicemente restaurando mobili, ma anche infissi e molto altro, con le tecniche del fai da te.
Per quanto riguarda invece la durata del prestito, è necessario valutarla sulla base delle propria situazione finanziaria. La rata del prestito deve infatti risultare sostenibile e proporzionata al proprio reddito mensile netto per evitare il rischio di difficoltà nel pagamento. Se quindi è vero che con una durata breve si pagano meno interessi, è altrettanto vero che se la rata risulta eccessivamente alta è bene allungare la durata del finanziamento.
Non dimentichiamo poi che con l’approvazione della Legge di Stabilità sono stati prorogati gli ecobonus, che permettono di usufruire di detrazioni fiscali per le spese affrontate per lavori di ristrutturazione e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
In particolare, la detrazione fiscale sarà del 65% per i lavori di ristrutturazione effettuati tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2014, mentre per i lavori che si effettueranno nel 2015 la detrazione sarà pari al 50% dell’importo speso. Condizione necessaria per ottenere la detrazione fiscale è che i lavori di ristrutturazione siano finalizzati all’efficentamento energetico dell’edificio: sono quindi ammessi interventi finalizzati a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, per migliorare l’isolamento termico dell’edificio, per l’installazione di impianti fotovoltaici e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Per quanto riguarda invece l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, si può usufruire della detrazione fiscale del 50% sull’importo speso, purché gli elettrodomestici acquistati siano di classe energetica A oppure A+.
Secondo i dati riportati in uno studio dell’Osservatorio SuperMoney, la proroga degli ecobonus ha inciso positivamente sulle richieste dei prestiti finalizzati a ristrutturare la propria casa o all’acquisti di mobili e grandi elettrodomestici. In particolare, le richieste di prestiti per la ristrutturazione sono aumentate del 24,9% tra il primo e il secondo semestre del 2013, mentre quelle per i prestiti finalizzati all’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono aumentate, nello stesso periodo, del 30,2%.
È un chiaro segnale che i consumatori italiani stanno ritrovando la fiducia nell’accesso al credito e che soprattutto desiderano rendere le proprie abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico e quindi più ecosostenibili.
Si può rispettare l’ambiente fin dai lavori di ristrutturazione, ad esempio scegliendo un cura i materiali. È sicuramente opportuno scegliere materiali di prima qualità ma che siano anche atossici. Ad esempio sono da evitare le vernici che contengono composti organici volatili (VOC), dannosi sia per la salute che per l’ambiente. Inoltre, è bene privilegiare fornitori della propria zona, così da ridurre al minimo le emissioni emesse durante il trasposto dei materiali. Infine, particolare attenzione va dedicata allo smaltimento dei materiali di scarto: è opportuno rivolgersi ad una ditta specializzata così da evitare di disfarsene in modo scorretto.