Made in Toscana/ARTICOLO

Ritorno alla terra: boom dei nuovi agricoltori in Toscana

Al bando della Regione Toscana, che stanziava 40 milioni di euro per creare nuove imprese agricole, sono arrivate oltre 1700 domande di giovani

/ Redazione
Gio 17 Dicembre, 2015

L'agricoltura toscana del futuro è in mano ai giovani: è un vero e proprio "ritorno alla terra" quello che è emerso dall'ultimo bando della Regione Toscana, che ha stanziato 40 milioni di euro a sostegno dei nuovi imprenditori agricoli. Una chiamata a cui hanno risposto 1761 giovani che intendono avviare un'impresa in agricoltura.

"Le domande arrivate per il Pacchetto Giovani del 2015 sono circa il triplo di quelle giunte per l'ultimo bando emesso dalla Regione - ha sottolineato l'assessore all'agricoltura toscano, Marco Remaschi - oggi registriamo un nuovo e promettente clima intorno all'agricoltura, e la risposta che arriva dai giovani, e che denota grande entusiasmo e voglia di investire e di mettersi in gioco ci riempie di soddisfazione e di buone prospettive per il futuro, anche sotto il profilo del ricambio generazionale".

Il bando è finalizzato proprio a favorire il ricambio generazionale: consente al giovane di ottenere un premio per l'avviamento dell'attività agricola e contemporaneamente di ricevere contributi agli investimenti per l'ammodernamento delle strutture e dotazioni aziendali e la diversificazione delle attività agricole. I soggetti ammessi sono giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione) con un'età compresa tra i 18 anni (compiuti) ed i 40 anni (non compiuti). Il premio di primo insediamento è di 40mila euro a fondo perduto per ciascun giovane che si insedia, con aumento a 50mila euro nel caso di imprese nelle aree montane.

Complessivamente le domande arrivate prevedono investimenti per 311 milioni di euro, a fronte di un ammontare complessivo di contributi richiesti pari a 233 milioni di euro. Adesso gli uffici regionali stanno lavorando alla valutazione delle domande in modo da stilare una graduatoria che si conta di fare uscire al più presto.