Made in Toscana/ARTICOLO

Rossi presenta la finanziaria. Al centro sviluppo e welfare

Recupero spese, privatizzazioni, project financing, spinta dell'edilizia ed equità sociale sono le parole chiave della manovra. Dalla Banca d'Italia arrivano i dati sulla congiuntura economica toscana: bene export, moda e turismo. Giù l'edilizia, stabile l'occupazione

/ Mariangela Della Monica
Mar 10 Dicembre, 2013
E' stata presentata oggi dal governatore Enrico Rossi la legge finanziaria regionale che sarà discussa da qui alla fine dell’anno nell’aula del Consiglio regionale, assieme alla manovra di bilancio. “Dobbiamo realisticamente misurarci con una situazione in cui la Regione, come gli enti locali, ha a disposizione meno fondi di due o tre anni fa (1700 milioni nel 2012 invece dei 2200 del 2010) e per questo sarà necessaria la compartecipazione dei cittadini all’erogazione di quei servizi: sanitari, sociali e pubblici locali”, ha dichiarato il presidente della Regione.

Recupero spese, privatizzazioni, project financing, spinta dell'edilizia ed equità sociale sono le parole chiave della manovra. Le criticità maggiori riguardano il trasporto pubblico: la Toscana riceveva dal Governo centrale oltre 200 milioni di euro, ora ne arrivano solo 23. Su questo punto la Regione punta ad indire una gara per la privatizzazione di tutto il sistema di trasporto pubblico regionale.
Per quanto riguarda il settore delle opere pubbliche e dell'edilizia, la manovra mira a movimentare il capitale privato attraverso il project financing. Servirà prima di tutto a sbloccare i cantieri degli enti locali, per opere stategiche, cantierate e non ancora terminate dalle autostrade alla Tirrenica, dalla Due Mari alla Siena-Firenze, dalla Fi-Pi-Li alla bretella da Lastra a Signa a Prato. Per questo la Regione ha stanziato 2,6 miliardi di euro.

A medio termine c’è invece tutta la partita legata alla messa in campo del patrimonio immobiliare pubblico dismesso. Ci sono ospedali, caserme ed altri edifici, spesso nel cuore e nel centro di città, che non sono più utilizzati. “L’idea – ha detto Rossi – sarebbe quella di fare una gara ed affidare l’intero patrimonio, magari anche quello di qualche ente locale, se vorrà venirci dietro, ad una società di gestione del risparmio che cerchi i capitali per riqualificare gli immobili, dopo che i Comuni avranno deciso le destinazioni, o magari anche venderli. Ma con la possibilità da parte del pubblico di rientrare, anche non subito, ma dopo alcuni anni”. “La Cassa Depositi e Prestiti sarebbe già interessata ha aggiunto Rossi – Ci vorrà tutto il 2012 per definire la cornice legislativa e regolamentare e bandire la gare. Ma è un modo, a nostro giudizio, per far ripartire l’attività edilizia, in grande difficoltà, senza consumare nuovo territorio”.

Tra gli altri punti all'ordine del giorno il finanziamento con 3 milioni di euro del settore delle fonti rinnovabili ad uso domestico.  Altri 3 milioni saranno utilizzati per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Previsti anche interventi a sostegno delle società dell'acqua attraverso Fidi Toscana.

Parallelamente, la Regione punterà al taglio delle spese di funzionamento per un risparmio di circa 50 milioni di euro. Previsti anche blocco del turn over del personale regionale e degli enti derivati (personale sanitario e delle Asl a parte) dal 2012 al 2014. Sarà permessa la mobilità del personale solo all’interno della Regione e degli enti ed agenzie collegate e non più con i Comuni, ad esempio. Inoltre saranno sforbiciati gli stipendi di direttori e dirigenti.
Rossi ha indicato le misure già prese e quelle da discutere con la controparte sindacale. “Ai direttori generali delle Asl sarà ridotto lo stipendio del 10 per cento, così come era già stato fatto ai direttori generali della Regione con il contributo di solidarietà – dice Rossi – In Regione proponiamo il dimezzamento del premio di produttività ai direttori generali, ma anche ai dirigenti e funzionari dirigenti”. La produttività è quella parte di salario accessorio che si somma allo stipendio base e che varia a seconda dei risultati raggiunti. Un direttore generale, con uno stipendio attorno ai 135 mila euro lordi l’anno, poteva contare fino ad oggi su una produttività massima di poco meno di 30 mila euro. sempre lordi. Per un dirigente il premio varia, a seconda del livello, da 10 a 20 mila euro. La giunta ha proposto di dimezzarli. Il risparmio stimato è di 700 mila euro.

Altre proposte di legge ‘collegate’ riguarderanno la competitività del sistema toscano, tirocini e stages, agevolazioni fiscali e valorizzazione di cultura e paesaggio. Gli interventi interesseranno anche la riduzione del numero di consiglieri e assessori regionali e il mondo del sociale. “Abbiamo stanziato 17 milioni e mezzo ad integrazione del fondo sociale azzerato dal governo – ha ricordato il presidente della Toscana – Altri 3 milioni e 800 mila euro serviranno a far fronte ad emergenze sociali e 6 per l’emergenza abitativa. In tutto sono più di 27 milioni aggiuntivi, nonostante i pesanti tagli del governo al bilancio".

Ed oggi è stata anche la giornata della Banca d'Italia. Il direttore della sede fiorentina Agostino Ardissone ha illustrato il rapporto sull'economia toscana e sul quadro congiunturale. Segnali positivi per l'export +12,2% e per il settore della Moda e del turismo. La spesa media per pernottamento degli stranieri è salita infatti del'8,5 %.  La crisi purtroppo si fa ancora sentire e ne risentono maggiormente i lavoratori in cerca di occupazione. Il numero dei disoccupati è diminuito di pochissimo, e le poche unità che hanno trovato un impiego lo avranno solo per pochi mesi poiché si tratta per la maggior parte di contratti precari. Anche l'accesso al credito rimane in una fase di stallo. Crisi nera invece per l'edilizia, l'occupazione in questo caso cala del -6,7% anche a causa della difficoltà di accesso al credito delle grandi aziende edili ma anche delle famiglie che sognano di acquistare casa e trovano difficoltà ad accendere un mutuo.

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