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Saldi estivi in tempi di crisi

Prodotti a prezzi scontati da sabato 6 luglio. In Toscana chiudono 11 negozi al giorno. Massimo Vivoli, presidente di Confesercenti Toscana, si augura un'inversione di tendenza

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Sabato 6 luglio partono i saldi di fine stagione. In tempi di crisi l'augurio del presidente di Confesercenti Toscana, Massimo Vivoli, è che smuovano “il mercato anche perché i negozi sono pieni di merce di primissima qualità e ottimi prezzi”.

Il settore del piccolo commercio, negli ultimi due anni, ha pagato un prezzo pesante al crollo dell'economia riducendo complessivamente il fatturato del 28%. I dati sono visibili a occhio nudo. E' sufficiente fare un giro per le strade per vedere quante serrande sono state abbassate.

Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Confesercenti nei primi 4 mesi di quest’anno, in Toscana, hanno chiuso ben 1.324 attività ad un ritmo di 11 al giorno, mentre hanno aperto in appena 397. Se si dovesse continuare così la stima di Confesercenti, a fine del 2013, registreremmo in Toscana, la chiusura di circa 3.500 negozi.

I saldi, dunque, sono ancora più attesi anche se la quota che ogni famiglia dedicherà agli acquisti di fine stagione è scesa dal 13% al 7% con un budget medio di 165 euro. Non è servita nemmeno l'apertura indiscriminata dei negozi ad ogni orario e in tutte le festività. Confesercenti la definisce un vero fallimento e plaude all’impugnazione della Regione Toscana davanti alla Corte Costituzionale della bocciatura della propria legge che regolamenta il settore.

“Il nostro auspicio – dice Vivoli - è che la stagione dei saldi segni almeno l’inizio di un’inversione di tendenza ma se continuasse cosi i nostri quartieri registreranno un’ulteriore peggioramento della qualità della vita. Ogni vetrina che si spenge, infatti, è un regalo al degrado ed alla micro criminalità”.

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