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Salute: Pisa celebra il traguardo dei 2000 trapianti di fegato

Lo storico dato verrà festeggiato il 4 maggio, nei primi mesi del 2018 sono già stati effettuati altri 46 interventi di questo tipo

/ Redazione
Gio 3 Maggio, 2018

Pisa festeggia l’esecuzione del trapianto di fegato numero 2000 in un evento organizzato per il 4 maggio dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana. Il numero record è stato superato a fine 2017 mentre da gennaio ne sono “già stati effettuati altri 46”. Quella dei trapianti, sottolinea l’Aoup in una nota, “è una storia di successo dal 1996 ma iniziata nel 1972 con Mario Selli, che effettuò il primo trapianto di rene, e proseguita con Franco Mosca, che si adoperò affinché si attivasse in Regione un programma di trapianto renale con lista di attesa unica”.

Da allora Pisa ha mantenuto la sua leadership e sperimentato tecniche innovative anche a livello internazionale, continuando a portare avanti con successo i trapianti di fegato, rene, pancreas, pancreas isolato e cellule staminali ematopoietiche. L'evento celebrativo si svolgerà nel pomeriggio del 4 maggio al Teatro Verdi e in mattinata alle Officine Garibaldi con un convegno scientifico.  

“Con il traguardo dei 2 mila trapianti di fegato – prosegue l’Aoup – Pisa è ai vertici della classifica nazionale e internazionale in questo settore, per numero e qualità dei risultati, attraendo un numero sempre crescente di pazienti dalla Toscana, dall’Italia e dall’estero, grazie al fatto di aver potenziato a livello regionale l’attività di donazione di organi guidata dall’Organizzazione toscana trapianti e avere favorito la collaborazione, all’interno dell’azienda, fra tutte le strutture e i servizi che lavorano alla riuscita del programma”. Nel 2015 e nel 2016 Pisa ha strappato il primato nazionale dei trapianti di fegato con rispettivamente 119 e 136 trapianti effettuati. Il 2017 è stato concluso con un ulteriore aumento: 142 trapianti (anche se il primato è andato stavolta a Torino) ma comunque è stato l’anno del traguardo dei duemila trapianti dall'inizio dell’attività.  

Un successo, conclude l’azienda, raggiunto “grazie al modello organizzativo che si è affinato nel tempo con il Coordinamento trapianti di fegato che garantisce operatività per le donazioni e i trapianti 24 ore su 24, insieme al personale dell’Unità operativa, della terapia intensiva, della sala operatoria e di tutti i servizi diagnostici aziendali”.

Altro traguardo, staccato nei primi mesi dell’anno è stato l’esecuzione del primo trapianto di fegato Dcd (donazione dopo la morte cardiocircolatoria) mediante utilizzo del sistema di perfusione normotermica, primo intervento di questo tipo mai realizzato in ambito internazionale. I trapianti di questo tipo in Aoup sono già stati due grazie al fatto che, dal 2017, la macchina organizzativa del Centro trapianti di fegato ha lavorato alla realizzazione della perfusione normotermica dell’organo del donatore, un’innovativa tecnica che consente di per fonderlo dopo il prelievo con sangue e nutrienti e prima ancora che sia trapiantato nel ricevente. Lo scopo di combinare la perfusione normotermica al trapianto da Dcd è di migliorare le condizioni del fegato e di “testarlo” prima che sia trapiantato, valutandone la qualità.

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