«Dal settore cerealicolo toscano emergono timidi segnali di ripresa che dobbiamo fare il possibile per incoraggiare. Nella stagione 2008 – 2009 abbiamo toccato il punto più basso dell'intero decennio quanto a superfici coltivate a cereali. Gli ultimi dati disponibili per quella in corso descrivono un incremento del 7% delle terre coltivate a grano duro e dell’11% di quelle a grano tenero. Si tratta di dati assolutamente insoddisfacenti, ma di segni positivi che devono rappresentare soltanto l'inizio di una ripresa possibile».
L'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori, commenta così il grido di allarme lanciato dal settore di fronte ad una diminuzione negli ultimi cinque anni di quasi la metà delle superfici coltivate, a causa della non redditività di que sto tipo di coltivazione, spesso l'unica possibile in alcune zone della regione.
«Ho già iniziato ad incontrare - aggiunge Salvadori - i rappresentanti degli agricoltori, dando inizio ad una campagna di ascolto dell'intero settore agricolo. Una delle possibilità per creare prospettive di sviluppo per questo settore è di rendere obbligatoria, anche sulla pasta e sul pane, l’indicazione dell’origine del grano. Insomma sapere che stiamo consumando cibi a marchio-Toscana prodotti con cerali interamente locali potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo per i produttori e rendere maggiormente disponibili i consumatori a compiere le loro scelte privilegiando i prodotti regionali».
Anche in Toscana il settore è stato investito nel 2008-2009 da un forte calo dei prezzi, che ha portato al livello più basso degli ultimi dieci anni delle terre coltivate che sono diminuite del 33% (da 130.000 a 87.000 ettari) pe r ciò che riguarda il grano duro e del 57% (da 25.000 a 10.800) per quello tenero.
In questa stagione si è risaliti rispettivamente a 93.000 e a 12.000 ettari coltivati in Toscana a grano duro e tenero. Mentre dal 2008 i costi di produzione sono cresciuti, i prezzi del grano si mantengono bassi, intorno ai 150 euro a tonnellata, con una diminuzione nell'ultimo anno di oltre il 25%.