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Salvare Mps costa 2,5 miliardi Siena in cerca di nuovi soci

La troika Tesoro-Bankitalia-Commissione Ue anticipa il piano di ristrutturazione. E' corsa al rimborso Monti bond. Siena verso l'addio alla sua banca

/ Samuele Bartolini
Mar 10 Dicembre, 2013
banca mps
Monte dei Paschi di Siena dovrà ricapitalizzare il piano di ristrutturazione di 2,5 miliardi di euro nel corso del 2014. La decisione è stata presa dalla troika Tesoro-Banca d'Italia-Commissione europea ed è stata comunicata nel fine settimana da Joaquin Almunia, commissario Ue alla concorrenza, al workshop Ambrosetti. Un boccone non facile da digerire per la Fondazione Mps ora diretta da Antonella Mansi. Le fila del salvataggio della banca più antica del mondo, infatti, si giocano tutte fuori Siena, i costi lievitano e il management Mps ora dovrà cercare nuovi soci per raccogliere nuove risorse.

“La ricapitalizzazione – chiarisce una nota del Tesoro – sarà finalizzata a rimborsare una parte rilevante dei Nuovi Strumenti Finanziari emessi da Mps e sottoscritti dal Tesoro in anticipo rispetto a quanto contemplato dall'attuale piano”. Nella sostanza, la banca dovrà fare prima e rimborsare 2,5 dei 4,07 miliardi emessi coi Monti bond entro l'anno prossimo. Il problema è che la ricapitalizzazione del 150% del piano significa l'arrivo di nuovi soci che finiranno per diluire ulteriormente il ruolo della locale fondazione, già ora precario azionista di riferimento al 33%. E non pare esserci altra strada. Sabato scorso il commissario Almunia non ha usato giri di parole. Se Mps non anticiperà i 2,5 miliardi si profila all'orizzonte “la conversione in equity del prestito”. Cioé, il disastro.