Ambiente/ARTICOLO

Sammontana, gelato"sostenibile": si punta sul fotovoltaico

A Empoli uno dei più grandi impianti su copertura industriale in Toscana

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Stabilimento Sammontana_Empoli
Entrerà a breve in esercizio l’impianto fotovoltaico voluto da Sammontana per rendere sempre più efficiente e all’avanguardia lo stabilimento di Empoli. Con un totale di 1.538 pannelli, applicati su una superficie di 3.500 mq, l’impianto sarà uno tra i più grandi impianti fotovoltaici su copertura industriale in Toscana. Una scelta lungimirante, per proiettare l’azienda verso un futuro di maggiore risparmio energetico e consapevolezza ambientale.
L’impianto avrà una potenza nominale di 199,94 kWp e una produzione annua stimata di circa 240.000 kWh e consentirà all’azienda di risparmiare sia in termini di costi sia in termini di impatto ambientale. L’energia generata verrà prevalentemente utilizzata dallo stabilimento - il restante sarà ceduto all’Enel - e garantirà un significativo contributo al fabbisogno annuale di energia dell’azienda. Grazie al nuovo impianto si eviterà l’emissione di 127 tonnellate di CO2 per anno, equivalente a quella prodotta da un’auto di cilindrata media che effettui la tratta Milano-Roma per circa 1.450 volte.

“Investire in energia pulita è una scelta che oggi le aziende devono sempre più considerare per poter offrire sul mercato prodotti apprezzabili anche da un punto di vista sociale - spiega l’AD di Sammontana, Marco Bagnoli – Per Sammontana questo si è tradotto in un investimento significativo nel 2010 che sappiamo darà i suoi buoni frutti negli anni a venire. Poter offrire prodotti buoni e sempre al passo con i tempi, da diversi punti di vista, è la nostra missione: anche ora, con la produzione di energia pulita, vogliamo dare un ulteriore contributo al territorio su cui operiamo e prodotti ancora migliori ai nostri consumatori”.

Sammontana è da sempre sensibile alle tematiche ambientali, impegnandosi ad esempio nella raccolta differenziata dei rifiuti provenienti dal ciclo produttivo (4.000 tonnellate all’anno) che permette di avviare al riciclo e recupero il 60% del materiale di scarto.
Per la realizzazione dell’impianto sono stati adottati pannelli a film sottile CIGS, le cui celle sono composte dagli elementi Rame, Indio, Gallio e Selenio. Secondo affermati studi è tra le tecnologie fotovoltaiche più promettenti, in quanto da ricerche di laboratorio risulta avere un’alta efficienza di conversione, che conferisce stabilità nel tempo.

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