San Pellegrino in Alpe è uno dei luoghi di culto più conosciuti della Garfagnana. Esso è dedicato al vescovo francese d’Auxerre, divenuto patrono dei pellegrini e spesso rappresentato come un viandante coperto di stracci. La tradizione vuole che il santo sia morto in questa località nei pressi di Castiglione, dopo essevi giunto per fare penitenza in una grotta. A lungo questo luogo è stato conteso da Lucca e Modena, ciascuna intenzionata a avere entro i propri confini l’importante statio, crocevia degli uomini in transito tra la Garfagnana e il Frignano. Per risolvere la questione si mise in giro la voce che accanto al Santo Pellegrino fosse sepolto il Beato Bianco suo compagno nell’eremitaggio, così che la linea di demarcazione del confine fosse stabilita proprio tra le due sepolture dando soddisfazione sia ai lucchesi che ai modenesi. Se si vuole indicare una data di fondazione dell’Hospitale sancti Pellegrini di Castiglione ci si può riferire ad un privilegio papale del 1168 in favore della pievania di Fosciana. In questo luogo conversi ed oblati, guidati da un cappellano, davano ospitalità ai viandanti e provvedevano agli affari economici della comunità. Molto probabilmente le reliquie del santo furono traslate nella domus dell’ospedale alla metà del Duecento, ma è nel corso del Quattrocento che il complesso venne ristrutturato, come si conveniva ad un santuario visitato ormai da moltissimi fedeli. L’opera d’arte più interessante è sicuramente il tempietto sepolcrale di Matteo Civitali, scultore e ingegnere lucchese, già autore del tempietto del Volto Santo di Lucca, molto attivo nelle città delle costa tirrenica. I corpi dei due santi vennero spostati nel corso del Seicento nel coro della chiesa. L’urna funeraria è segnalata da un bellissimo busto di San Pellegrino particolarmente caro ai devoti. Altra particolarità perché si rechi a visitare la chiesa, è l’antico bassorilievo in pietra che si conserva nel vicino museo e che raffigura un pellegrino con scarsella e bordone insieme ad un vescovo benedicente.
Cultura/ARTICOLO
San Pellegrino in Alpe, un santuario “di confine”
La chiesa e l’hospitale che segnano il limes tra Lucca e Modena
