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Sanità, in Toscana ogni anno 350 nuovi casi di aids

Lo rivela l'Azienda ospedaliero universitaria pisana. E' Prato la provincia toscana dove si è registrata, nel 2009, la maggiore incidenza (5,3%) di malati di Aids ogni 100 mila abitanti, seguita da Livorno (4,4%), Pisa (3,7%), e Firenze (3,1%).

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
L'infezione da Hiv in Toscana continua a diffondersi: oggi si contano circa 1500 pazienti con Aids conclamato e circa 5000 soggetti sieropositivi noti. Ogni anno si documentano 300-350 nuove infezioni (un incremento del 5-7% all'anno). Lo rivela l'Azienda ospedaliero universitaria pisana a margine della presentazione di una iniziativa sulla cura dell' Aids che si svolgerà a Pisa da domani a giovedì sotto la direzione del professor Francesco Micheletti.
"Vale la pena sottolineare - spiega l'Aoup - che, in accordo a una prevalenza stimata di infezione da Hiv in Italia pari a 2,6 casi ogni 1000 abitanti, il dato toscano noto dei 5000 sieropositivi potrebbe considerarsi quasi raddoppiato. La diffusione dell'infezione avviene soprattutto gli eterosessuali (50%) e l'età media delal diagnosi è intorno ai 40 anni". Preoccupa gli esperti "la mancanza da anni di una tangibile campagna di informazione e prevenzione che sottolinei l'importanza di sottoporsi al test per l'Hiv e di usare il profilattico", per questo, spiegano, "é il momento di offrire sistematicamente il test a tutti i soggetti che accedono ai servizi ospedalieri (e non solo su esplicita richiesta), considerandolo routinario, così come accade per il test della sifilide (per il quale non è richiesto alcun consenso)".
Per l'Aoup sarebbe "utile a rilevare una infezione occulta, sino a quel momento ignota, con la conseguente possibilità di curare tempestivamente il paziente salvandogli la vita e impedendogli, inconsapevolmente, di diffondre l'infezione". Per quanto riguarda Pisa, sono 850 le persone sieropositive curate dalla clinica Malattie infettive dell'ospedale Cisanello: 750 ricevono terapie antiretrovirali che costano per ogni paziente quasi 9 mila euro all'anno. "La spesa per farmaci antinfettivi rappresenta il 25% della spesa farmaceutica totale dell'Aoup che si aggira, per il 2010, sui 60 milioni. Per gli antiretrovirali è stimata una spesa complessiva di circa 7 milioni, cifra che negli ultimi sei anni è raddoppiata a causa del costo dei nuovi farmaci, più efficaci, meglio tollerati ma più costosi. Ma sulla spesa incidono anche i nuovi casi, circa 50-60 all' anno.
E' Prato la provincia toscana dove si è registrata, nel 2009, la maggiore incidenza (5,3%) di malati di Aids ogni 100 mila abitanti, seguita da Livorno (4,4%), Pisa (3,7%), e Firenze (3,1%). L'età media di chi contrae la malattia, è stato spiegato, è di 44 anni per gli uomini e 39 per le donne e se un decennio fa le persone più a rischio erano i tossicodipendenti, negli ultimi anni la modalità di trasmissione più frequente è diventata quella eterosessuale. L'appuntamento di giovedì prossimo è stato illustrato dal presidente della commissione pari opportunità della Provincia fiorentina Loretta Lazzeri, insieme, tra gli altri, a Caterina Coralli, membro della commissione e testimone in prima persona di cosa vuol dire essere seriopositiva a causa del marito che, a sua insaputa, aveva contratto l'Aids. "Questa - ha spiegato Coralli - è la peggior violenza che una donna possa subire nell'ambito familiare. So di essere sieropotiva da 15 anni e ho contratto la malattia da mio marito, che era in Aids conclamato da un anno ma non mi aveva detto nulla, fingeva di avere un tumore. Il mio caso è un esempio specifico di violenza sulle donne, questa è diventata la mia battaglia". Secondo Lazzeri "una formazione completa, e senza ipocrisie, dei giovani, deve essere il punto di partenza. Da anni questo Ente è impegnato con iniziative e campagne in merito all'emersione del fenomeno della violenza, e non solo, e all'individuazione di per corsi per contrastarla".

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