Buone notizie per le aziende sanitarie della Toscana, che anche nel 2013 hanno continuato a ottimizzare i servizi offerti ai cittadini, con un miglioramento del 65% degli indicatori rispetto all’anno precedente. Questi i dati dello studio effettuato dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che è stato presentato oggi e che ha preso in considerato oltre 200 parametri per valutare la qualità della sanità nella nostra regione.
Dal rapporto è emerso un aumento degli anziani che usufruiscono di cure dominiciliari (+19%) e degli over 65 con patologie croniche che partecipano ai corsi di attività fisica appositamente organizzati. Inoltre diminuiscono il tasso di ospedalizzazione, grazie al potenziamento dell’assistenza territoriale, e l’indice di degenza media, che permette di calcolare l’efficienza con cui una struttura sanitaria si prende carico dei pazienti.
Buone notizie anche per quanto riguarda il 118, che è sempre più veloce e arriva sul luogo delle emergenze in 15 minuti, contro una media nazionale di 18 minuti. Per quanto riguarda le liste d’attesa, crescono ancora gli operati di fratture al femore entro due giorni (in Toscana si arriva al 71% contro una media italiana di 39%), mentre di inuiscono le percentuali di parti cesarei.
"Sono risultati molto soddisfacenti che confermano i riconoscimenti che in questi ultimi mesi sono arrivati alla sanità toscana – ha commentato l'assessore al diritto alla salute della Regione, Luigi Marroni – ultimo in ordine di tempo, la cosiddetta "Griglia Lea": la conferma da parte del Ministero che per il 2012 la Toscana garantisce i Livelli Essenziali di Assistenza. In questa classifica, il sistema sanitario toscano è il secondo, a pari merito con quello del Veneto, dopo l'Emilia Romagna e prima di Piemonte e Lombardia”.
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