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Sant'Anna di Pisa, tecnologia per robot anti-disastro nucleare

La stazione di telepresenza realizzata alla Scuola Superiore pisana consentirà l'interazione tra l'uomo e la macchina, in modo che il robot possa fare movimenti complessi e sofisticati, di vitale importanza nel caso di disastro nucleare

/ Redazione
Mar 7 Aprile, 2015

L’11 marzo 2011, il Giappone è stato colpito da un violentissimo terremoto di magnitudo 8,9 che ha causato uno tsunami con onde alte circa 10 metri, penetrate fino a 10 kilometri nell'entroterra, che hanno travolto persone, case, auto e lasciando dietro a sé  devastazione e un bilancio di circa 30000 morti. Una delle più tragiche conseguenze è stato il danneggiamento della centrale nucleare di Fukushima.

In quei frangenti fu chiaro a tutti che non soltanto per l'uomo, ma anche per i robot, operare in quelle condizioni estreme, non solo era molto difficile, ma  impossibile. I limiti degli attuali robot nell'intervenire in situazioni di emergenze di grandi dimensioni sono stati subito chiari per esperti e non solo.

Un nuovo robot, "Centauro", realizzato ad hoc, sarà da oggi in grado di superare i limiti del proprio campo d'intervento grazie ad una tecnologia dotata di quattro gambe e caratterizzata da un torso simile a quello di un uomo e due braccia. Il tutto telecomandato da attuatori (sistemi che ne permettono il movimento) agili, che consentiranno spostamenti sia su terreni sconnessi che dentro gli edifici, compresa l'abilità di salire o scendere le scale.

Sarà la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa a realizzare la stazione remota di telepresenza per consentire l'interazione tra uomo e macchina e che trasferirà a distanza ciò che il robot percepirà nel suo scenario d'azione permettendo all'operatore di ottimizzare l'intervento. La tecnologia creata a Pisa prevederà due "esoscheletri" (robot indossabili) che restituiranno alle mani le sensazioni tattili. Una tecnologia che permetterà di comandare a distanza il robot che potrà così compiere manovre complesse di manipolazione, ad esempio collegare una tubazione o chiudere una valvola di manovra, dando così nuove possibili soluzioni in situazioni d'emergenza. Ci sarà inoltre un avanzato sistema di controllo per la 'teleoperazione' e sistemi di simulazione che faranno sì che il robot possa operare in maniera efficiente anche in caso di perdita di comunicazione o di ritardo nella linea.