La storia del cinema è costellata da sequel e remake. Ma Sapore di te, il nuovo film dei fratelli Vanzina nelle sale da giovedì 9 gennaio, girato a Forte dei Marmi, non rientra espressamente tra queste categorie, anche se ripropone i temi e le atmosfere di Sapore di Mare, grande successo del 1983.
Sapore di mare, ambientato negli anni ’60 rilanciava la colonna sonora di quell’epoca, allegra e disincantata. Dopo esattamente trent’anni i Vanzina tornano a Forte dei Marmi per rilanciare gli anni ’80, pieni di allegria e di canzoni, altrettanto mitiche di quelle degli anni ’60.
"Sapore di te” - ha dichiarato Carlo Vanzina - potrebbe essere definito un divertente romanzo sentimentale sull’amicizia, l’amore, il successo e il destino. I personaggi di questa storia che si svolge in due estati, quelle del 1984 e del 1985, sono tanti e si vedranno in scena come protagonisti di varie vicende incrociate. C’è il cinico onorevole De Marco (Vincenzo Salemme), un sottosegretario socialista napoletano che appare animato da grandi ideali ma invece attraversa già quei momenti d’euforia che portarono molti suoi compagni di partito a trasformarsi in impenitenti gaudenti. De Marco verrà travolto da una bruciante passione per la sentimentale e ingenua Susy (Serena Autieri), una giovane soubrette di “Drive In” conosciuta durante una campagna elettorale nel Salernitano e da lui in seguito imposta in un filmetto che si sta girando a Forte dei Marmi. Si prosegue con la famiglia romana di Alberto Proietti (Maurizio Mattioli), venditore di jeans in un quartiere popolare e sfegatato tifoso romanista che per seguire la squadra del cuore in ritiro al Ciocco ha portato con sé in vacanza sua moglie Elena (Nancy Brilli) e la loro adorata figlia diciassettenne Sabrina (Katy Saunders). La ragazza diventa presto oggetto delle attenzioni di due amici universitari in vacanza, Luca (Eugenio Franceschini, visto in “Una famiglia perfetta” di Genovese) e Chicco (Matteo Leoni, il “mitico Tinelli” nell’omonima serie di Disney Channel) che si innamoreranno entrambi perdutamente di lei. La fascinosa Anna (Martina Stella), infine, prepara la sua tesi mentre è in vacanza con un’amica e si innamora appassionatamente del giovane antiquario Armando (Giorgio Pasotti), uno Steve McQueen di provincia che gli rapisce il cuore nonostante la sua fama di “farfallone” e le si rivelerà amorevolmente devoto dando vita però ad un legame che si snoderà tra continui equivoci, litigi e riconciliazioni. I protagonisti del film si rivedranno trent'anni dopo nella stessa spiaggia e nello stesso mare, scoprendo commossi che i rispettivi figli, ignari delle vicende dei loro genitori, stanno iniziando a flirtare tra loro.
"Da tempo in molti continuavano a chiederci di riproporre in qualche modo “Sapore di mare” - continua - quindi il trentesimo anniversario di quel film non è proprio casuale anche se “Sapore di te” si ricollega solo nel titolo. Una forte analogia è nel meccanismo narrativo: abbiamo raccontantato l’estate del 1984 e quella del 1985 - senza mostrare la parte intermedia tra le due stagioni – e alla fine siamo andati a verificare quello che tutti i personaggi sono diventati ai nostri giorni dopo varie vicende movimentate e diverse trasformazioni. E'lo stesso procedimento che avevamo adottato alla fine di “Sapore di mare” quando ritrovavamo ormai adulti 20 anni dopo gli interpreti principali Christian De Sica, Jerry Calà e Marina Suma. In “Sapore di te” l’ambizione è stata quella di dar vita ad un film comico sui sentimenti in grado di raccontare la società dell’epoca in modo divertente e con quella tipica leggerezza che l’estate porta sempre con sé. Come in “Sapore di mare” abbiamo incentrato le varie vicende in uno stabilimento balneare a Forte dei Marmi, in cui i vari personaggi vengono raccontati attraverso vari flash, fra tanta musica d’epoca e varie situazioni tipicamente estive, con riferimenti alla politica, al costume, alle squadre di calcio del momento e così via”.
"Il nostro film parla d’amore ma anche di destino - gli fa eco Enrico Vanzina. Il grande sceneggiatore Leo Benvenuti diceva che la vita di una persona in fondo si può riassumere in 10-15 estati “utili”: l’estate rappresenta da sempre un periodo in cui ci si rilassa, ci si diverte, si “stacca la spina” dalla routine quotidiana. Durante questa stagione cambia sempre qualcosa, si incontrano persone nuove, ci si innamora e si scoprono posti insoliti. Noi abbiamo voluto raccontare come certi incontri apparentemente casuali in realtà segnano tutta una vita e abbiamo così ideato una serie di vicende che a poco a poco finiscono col fondersi tra loro. In seguito abbiamo cercato di immaginare un cast giusto e il film ha preso corpo anche in funzione degli interpreti che avevamo scelto".