Attualità/ARTICOLO

Sbulloniamoci si chiude all'Istituto degli Innocenti

Per oltre due anni 150 studenti hanno lavorato a un progetto educativo condotto nelle scuole di Firenze e provincia per riflettere sul fenomeno del bullismo

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Bulli
“Non sentirti solo, la soluzione c’è sempre. Parliamone”.
Questo il messaggio che lanciano ai coetanei i ragazzi delle scuole che hanno aderito al progetto “Sbulloniamoci”, promosso da Prefettura e Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, in partnership con l’Istituto degli Innocenti, Questura e Arma dei Carabinieri, per sensibilizzare i giovani sul problema del bullismo.

L’Istituto degli Innocenti, che ha contribuito con i propri esperti sia in fase progettuale che nel lavoro in classe, ospita oggi la giornata conclusiva dell’iniziativa. Il progetto, avviato nel 2007, ha coinvolto in via sperimentale 8 scuole superiori della provincia, 150 ragazzi e una ventina di insegnanti. Il lavoro si è articolato in una serie di step successivi: in una prima fase di discussione in classe si è voluto stimolare la riflessione sul fenomeno e sul modo in cui viene vissuto e affrontato dai giovani nel loro ambiente di vita e di scuola. Ad essa ha fatto seguito una serie di incontri con insegnati, esperti e con le forze dell’ordine che hanno fornito anche informazioni giuridiche e spiegato l’illegalità di certi comportamenti.

Infine gli studenti si sono messi al lavoro e hanno elaborato filmati, uno spettacolo teatrale e lo slogan di una campagna pubblicitaria con l’obiettivo di trasmettere ai loro coetanei, soprattutto quelli più giovani, un messaggio forte e chiaro sul bullismo, per aiutarli ad avere maggior consapevolezza del problema dimostrando loro che una soluzione c’è sempre. Durante la fase della discussione e del confronto, infatti, era emersa una mancanza di comunicazione con la famiglia, gli insegnanti e il mondo degli adulti in generale.

“Confidati” - è l’invito degli studenti – “se ti accade qualcosa non tenerti tutto dentro, parlane in casa, denuncia senza timore i comportamenti ingiusti di cui sei vittima”. Protagonista dei video, nei quali sono state ricostruite varie situazioni di prevaricazione, esclusione, scherzi pesanti, violenze morali, piccole vessazioni, è la vita a scuola di ogni giorno, con immagini girate nelle classi, tra i banchi, un linguaggio semplice e immediato, il tutto accompagnato da una colonna sonora di musiche originali o brani famosi.

Il progetto, al quale i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo, è il frutto di una sinergia positiva tra i soggetti promotori, che ha permesso di dar vita a un programma educativo partendo dal presupposto che i messaggi creati dai giovani per i giovani sono più efficaci e credibili. Non a caso sono stati utilizzati in gran parte strumenti multimediali che oggi rappresentano i mezzi di comunicazione preferiti dagli adolescenti. Per acquistare le necessarie apparecchiature, sia hardware che software, l’Ufficio Scolastico Regionale ha fornito alle scuole un contributo finanziario e le apparecchiature rimarranno agli stessi istituti scolastici accrescendo il patrimonio tecnologico. Il progetto “Sbulloniamoci”potrà essere ripetuto in futuro, arricchito di nuovi elementi ed esteso a una platea più vasta di studenti. La manifestazione si è conclusa con la consegna a tutte le scuole di un attestato per i lavori realizzati.

Topics:

intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.