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Scienza, arte e tecnologia per il nuovo "Museo Galileo"

Allestimenti rivoluzionari e un nuovo nome per il Museo di storia della scienza di Firenze che riapre al pubblico dopo due anni. Una storia antica e nobile che si proietta nel futuro nel segno del grande scienziato pisano

/ Costanza Baldini
Mar 10 Dicembre, 2013
Museo Galileo
Riapre al pubblico, dopo due anni di lavori di ristrutturazione, il Museo di storia della scienza di Firenze con il nuovo nome di Museo Galileo. Nuovi spazi espositivi, allestimento rivoluzionato e tecnologie d'avanguardia a disposizione del visitatore in questo palazzo del dodicesimo secolo che custodisce gli unici strumenti ideati e costruiti da Galileo pervenutici. L'intervento complessivo è costato otto milioni di euro. L'inaugurazione coincide con il 400/o anniversario del Sidereus Nuncius (l'opera pubblicata nel marzo 1610 con la quale Galileo divulgò le sensazionali novità mostrategli dal cannocchiale) e fa da suggello alle celebrazioni dell'Anno Internazionale dell'Astronomia (2009).

In occasione della riapertura sono presentati i resti di Galileo (due dita e un dente) scomparsi da oltre un secolo e di recente ritrovati da due collezionisti fiorentini. I cimeli sono esposti insieme a un terzo dito dello scienziato già conservato dal Museo Galileo.
I resti di Galileo sono stati ritrovati dal noto collezionista fiorentino Alberto Bruschi e dalla figlia Candida.
"E' accaduto per caso", racconta "ma il merito va tutto a mia figlia Candida e alla sua passione per il collezionismo. Senza di lei mai avrei acquistato quest'oggetto". L'oggetto è un portareliquie del''Ottocento messo all'incanto lo scorso 6 ottobre a Firenze dalla nota Casa d'aste Pandolfini. Lotto n.190, anonimo, il catalogo segnalava l'altezza (cm 74) specificando "legno intagliato e tornito, parte superiore a giorno con cilindro in vetro all'interno del quale si trova una reliquia". Base d'asta 650-800 euro.
"Candida", racconta Bruschi, "notò subito il piccolo busto in legno sulla sommità della teca. Sembra Galileo, disse. Quella prima, distratta intuizione diventò sopsetto vari giorni dopo La tesi di laurea in lettere e filosofia che in quel periodo Candida stava preparando riguardava infatti anche il sepolcro di Galileo nella Basilica di Santa Croce. Le capitò così di leggere il saggio del professor Galluzzi sulla riesumazione delle spoglie dello scienziato. Quel saggio ci aprì gli occhi. Telefonai alla dottoressa Acidini che chiamò Galluzzi. Il loro intervento ha risolto felicemente l'enigma".

Nuovo museo, nuovo sito web, www.museogalileo.it darà risalto allo straordinario patrimonio iconografico che illustra la storia e le collezioni del museo. Il sito è diviso in tre sezioni: visita, esplora e partecipa. In sintonia con la tendenza del web 2.0 il nuovo sito ha realizzato diverse applicazioni che favoriscono e sollecitano la partecipazione interattiva dell'utente come, per esempio, il catalogo delle invezioni Furor Mechanicus reso fruibile con piattaforma mediawiki.
Tutti i contenuti sono sia in inglese che in italiano.

Per i visitarori del museo, inoltre, ci sarà la possibilità di usare un'innovativa videoguida chiamata Track Man. Si tratta di un apparecchio portatile delle dimensioni di un piccolo navigatore satellitare dotato di touch screen. La novità assoluta è che scelta l'opzione il dispositivo fornisce automaticamente informazioni sul singolo oggetto riconoscendolo tramite applicazione RFID (Radio Frequency Identification). Per ogni opera Track Man fornirà testi, audio, immagini e anche filmati di approfondimento.

«Il Museo Galileo inaugura una nuova stagione di musei voluti e sostenuti con convinzione dalla Regione Toscana. Musei che si distinguono per l’inserimento armonico nell’ambiente; per l’attenzione ai dislivelli culturali presenti nella società e aperti, quindi, a ogni tipo di pubblico; per l’impiego di nuove tecnologie della comunicazione rispettose dell’identità del museo; per lo svolgimento costante di un ruolo educativo verso le scuole, ma anche le famiglie e il singolo visitatore» ha dichiarato la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti alla conferenza stampa di presentazione del nuovo allestimento del prestigioso museo fiorentino.
«Il Museo Galileo è nuovo – ha aggiunto l'assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti - ma ha una storia antica fatta di eccellenza e di competenza. Non nasce, insomma, se nza un retroterra di grande solidità. Ha sempre coniugato come Istituto e Museo di Storia della Scienza, in coerenza con la missione che è affidata a ogni museo, alta ricerca scientifica, documentazione, fruizione e divulgazione. Nel panorama, non molto ricco nel nostro paese, dei musei scientifici, il museo ha finora rappresentato un punto di riferimento unico. La Regione Toscana, per fare un esempio, sta organizzando il salone dell’infanzia promosso dall’Associazione nazionale dei comuni italiani, una rassegna europea di giocattoli, giochi e scatole educative progettati e realizzati da musei. Il Museo della Scienza è uno dei pochissimi in Italia che può vantare qualcosa del genere».

Il nuovo museo Galileo esprime al meglio una tradizione tutta italiana, fuori da ogni gigantismo, con architetture esorbitanti che finiscono per prevaricare i contenuti. La caratteristica che rende unico il nostro paese è, invece, all’opposto di tutto questo. E’ quella di un museo, in genere, in edifici di particolare pregio storico-architettonico, con collezioni importanti per qualità ed estensione temporale e, sempre, in stretta connessione con il territorio che le ospita. Il Museo Galileo si trova in un palazzo risalente alla fine dell’XI secolo, dalla sua biblioteca collocata nell’altana del palazzo si ha una panorama unica della città Oltrarno, si trova sullo stesso asse degli Uffizi. Il visitatore all’interno continua a sentirsi in sintonia con questo contesto di misura e bellezza.
«La sfida che i musei si trovano di fronteha concluso l'assessore Scaletti - è quella di esaltare questa eredità interpretandola però in modo originale con i linguaggi della contemporaneità. Il Museo Galileo ha superato questa sfida e si presenta oggi con un ordinamento e in un allestimento in grado di pa rlare allo specialista e allo stesso al grande pubblico. La Regione Toscana, che ha contribuito alla ristrutturazione con 2 milioni di euro, ha colto come elementi qualificanti del nuovo progetto la gradevolezza complessiva degli spazi, la chiarezza dell’allestimento, la realizzazione di un apparato informativo ad hoc con soluzioni tecnologiche che lasciano al visitatore la possibilità di scegliere il grado di approfondimento della conoscenza, lo sviluppo, nell’immediato futuro, di un’area di più diretta interazione del pubblico con i contenuti della collezione».

Il Museo Galileo inaugurato oggi a Firenze è una "eccellenza" che avrà l'appoggio dello Stato: ha dichiarato Roberto Cecchi, segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione. Parlando dei tagli previsti dalla manovra finanziaria a enti e istituzioni culturali, Cecchi ha ricordato che "il 50% di taglio su quel capitolo c'é, ma ciò non vuol dire che debba essere applicato indiscriminatamente a tutti gli enti. Neanche nel prossimo futuro faremo mancare l'appoggio dell' amministrazione dei Beni Culturali a questa eccellenza". Per il segretario del ministero quindi "non ci sarà nessun commiato, noi faremo la nostra parte".

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