Palamita, sugarelli, acciughe e sardine: queste sono solo alcune delle specie di "pesce dimenticato" che la Regione Toscana sta promuovendo attraverso laboratori e incontri. L'obiettivo è quello di riportare sulle tavole dei toscani alcuni pesci del nostro mare considerati meno pregiati ma che al contrario sono ricchi di preziosi elementi nutritivi per l'uomo.
Il progetto però non si ferma qui e coinvolge anche altri paesi stranieri. Così è arrivato in Toscana dalla Boemia un gruppo di 20 studenti dell’Istituto Alberghiero di Příbram per conoscere meglio caratteristiche e qualità del pesce povero, grazie al programma di iniziative promosse dalla Camera di commercio boema.
I ragazzi hanno visitato la cooperativa dei pescatori Santa Maria Assunta di Livorno, dove sono stati accolti dal presidente Niclo Vitelli. Non sono mancate poi le lezioni e dimostrazioni su come si sfiletta il pesce a cura della Cooperativa di Viareggio Mare Nostrum.
Nei prossimi giorni il gruppo di "baby chef" farà visita a tre scuole alberghiere della Toscana. Si tratta del Saffi, Buontalenti e dell'istituto di Montecatini dove si terranno workshop e laboratori curati direttamente dai docenti toscani.
L’educational del gruppo proseguirà con la visita di cantine e frantoi per meglio apprezzare altri prodotti della tradizione toscana.
Enogastronomia/ARTICOLO
Scoprire il pesce dimenticato Dalla Boemia alla Toscana
Venti aspiranti cuochi di Příbram in visita agli istituti alberghieri. Obiettivo conoscere le peculiarità dei "frutti" del mare toscano
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