Ambiente/ARTICOLO

Se la sposa si veste di rifiuti

Abito della sposa di frammenti di computer, cavi, plastica e vecchi tessuti

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
sposi-nozze
Un abito simbolo del riciclaggio. E' quello che ha indossato nel party dopo le nozze, sabato scorso a San Miniato (Pisa), Elena Bertini, convolata a nozze con Antonio Lapolla, figlio di uno dei proprietari di Ecolevante, l'azienda di Santa Croce sull'Arno che tratta e recupera rifiuti. Uno sposalizio all'insegna dell'ecologia e del riciclaggio dei rifiuti. L'abito con cui la sposa ha accolto gli ospiti del party è stato infatti realizzato utilizzando pezzi trovati nella discarica/stockaggio dell'azienda di famiglia. Tra gli 8 mila e i 10 mila euro il valore dell'abito, prodotto in un paio di mesi di lavoro e formato da perle di vecchie collane, frammenti di computer, cavi elettrici, pezzi di tessuto non tessuto, lampadine, plastica per imballaggio, pezzi di carta e di pelle. Una sorta di mosaico con toni di color bianco e lilla. In totale, circa cento le tipologie di rifiuto cucite a mano dal modellista Francesco Campidogli e dalla scultrice Angela Nocentini, la stessa che aveva realizzato l'abito di Trilli nel film di Walt Disney, anche quello realizzato con rifiuti recuperati.

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