Innovazione/ARTICOLO

Sette nuovi spin off per l’Incubatore Universitario Fiorentino

Positivo il bilancio della struttura dell'ateneo fiorentino che negli ultimi 5 anni ha aiutato 500 ricercatori a trasformare le loro idee in imprese

/ Ilaria Giannini
Ven 30 Gennaio, 2015

In cinque anni ha aiutato circa 500 ricercatori a trasformare le proprie idee in un’azienda e ha visto crescere 31 giovani start-up . È sempre più positivo il bilancio dell’Incubatore Universitario Fiorentino - il servizio che consente a chi svolge ricerca in ateneo di verificare la fattibilità delle proprie idee di impresa e di orientarsi verso il mercato – che si è arricchito di sette nuovi spin off, che sono stati presentati ieri nel corso di un incontro al Polo Universitario Città di Prato.

Tra questi c’è Pnat, già nota per aver sviluppato Jellyfish Barge, una serra galleggiante dove si può coltivare cibo in maniera completamente ecosostenibile, ma anche SmartOperations, nata a Prato, che si occupa di ottimizzare i processi di produzione e ha messo a punto per l’ospedale Meyer di Firenze un sistema di gestione per il reparto di chirurgia. Tra i nuovi spin off dell’Incubatore anche Atena, che si occupa di sicurezza stradale, Imadrom, attivo nel settore farmaceutico, Artù, Horizons e Xy Project.

Durante l’incontro di ieri hanno debuttato anche i dodici team selezionati nell’ambito del nono ciclo di preincubazione, che saranno impegnati in un percorso di training e nella stesura di un business plan: il primo passo per diventare spin off nei più svariati settori, dall'area biomedica alle scienze sociali.
Il 15 aprile sarà pubblicato il bando per partecipare al decimo ciclo di preincubazione e i ricercatori interessati a partecipare avranno tempo fino al 15 maggio per presentare la propria candidatura.

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