La “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” propone il suo festival di punta dal 10 al 17 novembre: Il Festival del Popoli, edizione 53. Una manifestazione con un'importante tradizione, molto seguita dal pubblico fiorentino e italiano, che vanta la peculiarità di proporre il meglio del cinema documentario a livello internazionale. A sostenere il festival, come di consueto da qualche anno a questa parte, la Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, oltre ai tanti sponsor e partner, istituzionali e privati.
Il programma di quest'anno è ancora più articolato e interessante.
Ad aprire le danze sarà il regista Tony Gatlif che presenterà il suo ultimo film, Indignados (Francia, 2012, 90’), incentrato sulle recenti proteste in Europa viste attraverso gli occhi di una giovane immigrata che, nelle sue peregrinazioni nel continente europeo, incontra i movimenti che affollano le piazze d'Europa: da Atene a Parigi, da Barcellona a Madrid. Il film è ricco di momenti di poesia visiva, pur non dimenticando di visitare i sobborghi più squallidi delle grande metropoli.
Raymond Depardon e Claudine Nougaret - ospiti d’onore del festival - presenteranno il documentario Journal de France (Francia, 2012, 100’), un diario di viaggio che corre lungo le strade della provincia francese. Depardon, inseparabile dal fedele apparecchio fotografico, è alla ricerca di una cultura e di una memoria. Alla macchina da presa, Claudine Nougaret riporta alla luce frammenti di cinema inediti, conservati gelosamente.
Il primo film in concorso lungometraggi sarà Fidaï (Francia, Cina, Algeria, Germania, Kuwait, 2012, 80’) di Damien Ounori, incentrato sul racconto di El Hadi (zio del regista), ex combattente del gruppo armato del Fronte di Liberazione Nazionale nella guerra d'Algeria. «Durante la rivoluzione algerina mio zio El Hadi raggiunse sua sorella in Francia e diventò membro del gruppo armato del Fronte di Liberazione Nazionale. Regolamenti di conti, tentativi di omicidio, poi la fuga, la detenzione e infine la deportazione in Algeria, nel 1962. Il suo percorso personale racconta la storia di innumerevoli ex-combattenti per l’indipendenza algerina, un periodo oggi riecheggiato dall’effervescenza del mondo arabo. A 70 anni, El Hadi ha rivelato per la prima volta questa parte oscura della sua vita». (D. Ounouri)
In serata di apertura il Festival dei Popoli presenta Anton Corbijn Inside Out (Paesi Bassi, Gran Bretagna, 2012, 85’) di Klaartje Quirijns, sull’affascinante e intima storia del fotografo olandese che ha immortalato le icone del cinema e della musica - come U2, REM, Metallica, Lou Reed, Rolling Stones, George Clooney e Nick Cave. A seguire (ore 23.00) la proiezione di Room 237 (USA, 2012, 102’) di Rodney Ascher, sul mito planetario generato da Shining, il capolavoro di Stanley Kubrick: ironico e provocatorio, il documentario mette insieme fatti e finzione con interviste a devoti e studiosi dell’opera del grande regista.
Al festival si terrà una retrospettiva completa sul regista argentino Andrès di Tella, presente a Firenze; il documentario “Capitaine Thomas Sankara”, sul personaggio che ha lottato per l'emancipazione del Burkina Faso e molti eventi musicali, come “La notte di Tropicàlia”, serata organizzata con il Musicus Concentus, con il concerto di Lucas Santtana e l'omonimo film di Marcelo Machado.
Un programma che ripropone i temi portanti del festival delle origini, di quando è iniziato cinquantatré anni fa – viaggio nelle culture del mondo, i ritratti dei grandi personaggi, il recupero di documentari rari, uno sguardo particolare alla musica e ai suoi protagonisti - proiettandosi verso il futuro.
“Il festival – ha dichiarato nel corso della presentazione alla stampa Claudio Giua, presidente di Fondazione Sistema Toscana - attraverso il cinema dà un spaccato di ciò che accadrà nei paesi ritratti nei film. L'anno scorso, quando peraltro ero presidente del Festival dei Popoli, ho seguito con attenzione i film in programma, e attraverso un documentario ho potuto conoscere in anteprima lo stato della crisi economica in Spagna, ancor prima che ciò fosse riportato nelle cronache dei giornali. Il Festival dei Popoli parla del presente ma proietta gli spettatori nel futuro”.
In tutto sono 74 i ducumentari in programma, selezionati dal direttore Alberto Lastrucci e dalla sua collega, oggi chiamata a dirigere il Festival du Réel in Francia, Maria Bonsanti, tra i 1600 pervenuti alla segreteria del Festival. Come per le scorse edizioni ci sarà il concorso internazionale, la sezione Panorama, dedicata al documentario italiano, la tetrospettiva, l'omaggio all'ospite d'onore, quest'anno il grande fotografo e regista Raymond Depardon, la mostra fotografica “Presidents”, con 15 foto esposte alla Tethy's Gallery su gli ultmi 11 presidenti degli Stati Uniti d'America e, infine, la collaborazione con gli Italians Doc Screenings, che porteranno a Firenze per la terza volta il mercato internazionale del documetario.
“Regione Toscana – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Cristina Scaletti – punta molto a valorizzare il documentario. Per questo, nell'ambito di un impegno generale della Regione Toscana a mantenere inalterato l'investimento nella Cultura, abbiamo quest'anno addirittura aumentato il nostro contributo al Festival dei Popoli, una manifestazione ad alto valore culturale, fiore all'occhiello del cinema in Toscana”.
Il festival si chiude il 17 novembre con l'anteprima italiana di “The Secret Disco Revoulution” di Jamie Kastner, un documentario musicale raccontato dalle voci dei prinicpali protagoisti della mussica da discoteca degli anni '70.
Cultura/ARTICOLO
Shining si svela al Festival dei Popoli
74 documentari da tutto il mondo a Firenze

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