Il Cda dell'Università di Siena vara il Piano 2010-2014 di interventi per il risanamento e chiede la costituzione di un tavolo con la Regione per la realizzazione del sistema universitario regionale con l'impegno del Miur.
Nonostante il documento preveda l'abbattimento del fabbisogno in 5 anni pari a 183 milioni di euro, di cui oltre 140 milioni di risparmi, il raggiungimento dell'equilibrio finanziario non sarà possibile entro il 2014.
”Il Piano - ha affermato il rettore Silvano Focardi - è la testimonianza del grande sforzo e dei sacrifici che l'Università di Siena ha messo in campo finora con determinazione e serietà, e che è disposta a portare avanti nei prossimi anni per mirare alla propria salvezza. Ma tutti i nostri sforzi saranno vani se in futuro continuerà la tendenza alla riduzione dei finanziamenti, che finirà per pesare su tutte le Università del Paese. In questo contesto è importante che in questo momento si comprenda il valore della manovra di razionalizzazione tra le Università della Toscana, che è sostenuta fortemente dalla Regione e che sarà una delle leve fondamentali per lequilibrio finanziario”.
”Un dato su tutti deve fare riflettere – prosegue il rettore - per effetto degli aumenti stipendiali contrattuali, in soli cinque anni la spesa del personale aumenterà di oltre 50 milioni di euro, mentre il FFO potrebbe diminuire di 18 milioni all'anno”.
Il documento, approvato a maggioranza, mira dunque, al superamento nell'arco dei prossimi 5 anni degli eccessivi squilibri attualmente esistenti tra i costi e i ricavi di esercizio e tra i flussi finanziari annuali in entrata e quelli in uscita.
Rispetto alla ricerca, saranno individuate le priorità sulle quali concentrare le risorse finanziarie, assegnate in base alla valutazione dei risultati, grazie alla implementazione di un sistema di valutazione controllo. Prevista la riorganizzazione della didattica e dei dipartimenti, ai fini di evitare la dispersione delle risorse.