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Siena, cura sperimentale per mesotelioma pleurico

E' la prima volta al mondo che viene provata. I risultati sono stati pubblicati su Lancet Oncology.

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Pubblicati su Lancet Oncology i risultati di una nuova possibile cura per il mesotelioma pleurico, sperimentata per la prima volta al mondo a Siena, dall'Immunoterapia Oncologica dell'AOU Senese, diretta dal dottor Michele Maio. Si tratta di uno studio effettuato con un anticorpo monoclonale, partito nel 2009 e condotto su 29 pazienti provenienti da tutta Italia e affetti da mesotelioma pleurico in fase avanzata di malattia e in progressione dopo una prima terapia, con prognosi sfavorevole.

“Abbiamo utilizzato una nuova molecola, il tremelimumab – spiega il dottor Maio - in grado di potenziare l’attività del sistema immunitario portandolo a reagire con maggiore efficacia contro le cellule tumorali attraverso il blocco di segnali negativi mediati di una molecola, denominata CTLA-4, espressa sui linfociti del paziente”.

I risultati sono molto promettenti. “La sopravvivenza dei pazienti trattati a due anni – prosegue la dottoressa Luana Calabrò, primo autore della prestigiosa pubblicazione di Lancet Oncology - è di circa il 40%, il controllo e la stabilità della malattia va oltre il 30%, risultati davvero positivi se si considera che, mediamente, questi pazienti hanno una sopravvivenza di 6-8 mesi”. Lo studio è stato finanziato anche dall'AIRC, dall'Istituto Toscano Tumori della Regione Toscana e dalla Fondazione Buzzi di Casale Monferrato.

“Grazie agli ottimi risultati conseguiti – conclude Maio – è già in corso lo studio registrativo negli Stati Uniti e in Canada, ciò vuol dire che grazie ai nostri risultati è partita ufficialmente la possibilità di cura negli USA, che nei prossimi giorni si estenderà all’Australia ed all’Europa, con Siena capofila”. Il dottor Maio è appena rientrato dal meeting operativo a New York dove il gruppo italiano è stato invitato ad illustrare i dettagli della sperimentazione. “Abbiamo presentato i risultati a 23 centri di eccellenza nella cura del cancro tra USA e Canada – continua Maio - tra cui il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, l'MD Anderson di Houston, le Università di Chicago e San Francisco". Il prossimo step è presentare la cura per l'Europa, con un meeting operativo a Roma il 21 ottobre, davanti a esperti provenienti da 73 centri.

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