E’ stato approvato ieri dal Cda il conto consuntivo 2009, con qualche sorpresa (positiva) e le solite note dolenti. Quasi 22 milioni e mezzo di avanzo finanziario di competenza a fronte di un disavanzo di amministrazione pari a circa 126 milioni e mezzo di euro, dati dalla somma algebrica fra fondo di cassa al 31 dicembre 2009 e i residui attivi e passivi alla stessa data.
“L'avanzo finanziario di competenza – spiega il rettore Silvano Focardi in una nota - è in larga parte dovuto alla cessione del San Niccolò, e pertanto non indicativo del fatto che l'Ateneo sia stato in grado di riequilibrare la gestione corrente”.
Il disavanzo finanziario di competenza, depurato dal ricavato della vendita del S. Niccolò e dai pagamenti fatti gravare sull'esercizio 2009 ma di competenza di periodi amministrativi precedenti, ammonta a 28.762.194,38 di euro.
“Questo risultato, seppure negativo e preoccupante – continua il rettore - evidenzia che l'Ateneo ha ridotto, rispetto all'esercizio precedente, lo squilibrio fra entrate e uscite di oltre 20 milioni di euro.Inoltre, tale valore è migliore di quello determinato nel bilancio di previsione 2009 per un importo pari a euro 6.388.610,46”. Un primo risultato positivo, dunque, dell'applicazione del Piano di risanamento.
“Certamente la criticità della situazione finanziaria è evidente a tutti – conclude Focardi - e pertanto per garantire un futuro certo all'Ateneo dovremo far sì che la nostra gestione sia ancor di più caratterizzata dal massimo rigore”.
