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Siena: test Dna anti-contraffazione, dal tartufo bianco al Brunello

Cinque progetti dell'Università dedicati alla tutela dei prodotti agroalimentari sono stati finanziati dalla Regione

/ Redazione
Gio 20 Febbraio, 2014

Garantire la qualità dei prodotti agroalimentari per evitare le contraffazioni alimentari, utilizzando l’analisi del Dna: questo l’obiettivo dei cinque progetti di ricerca dell’Università di Siena che sono stati finanziati dalla Regione Toscana come vincitori del bando “Agrifood 2012-2013”.

Tra questi Fishtrack, che punta a creare una banca dati genetica delle specie ittiche, per risalire persino alla zona geografica dove ciascun esemplare viene pescato, mentre il progetto Tosco Magnatum Trace è dedicato al tartufo bianco e permetterà di garantire la conformità dei prodotti che contengono l’alimento pregiato, come ad esempio le salse.

L’originalità del prodotto confezionato sarà garantita anche attraverso un’etichetta “tecnologica” anticontraffazione brevettata dall’azienda Qrquality, mentre il progetto “Winefinger” prevede di mappare geneticamente il Brunello di Montalcino.