Musica/ARTICOLO

Sollima, Axelrod e Lucchesini E' "caldo" il gennaio dell'ORT

Il "Jimi Hendrix del violoncello" aprirà il 2015 dell'Orchestra della Toscana

/ Redazione
Gio 4 Dicembre, 2014

Il violoncello di Giovanni Sollima inaugurerà il 2015 dell'Orchestra della Toscana. Il musicista ha saputo calcare le sale da concerto più aristocratiche del mondo ma è pure lesto a imbastardirsi con rock, jazz et etnica in vetta alle montagne, tra le dune del Sahara, nelle feste di piazza. Sollima, palermitano divenuto star all'estero prima che in patria, è passato dalla Scala alla Biennale di Venezia alla Knitting Factory, tempio dell'underground newyorchese, con Muti e Patti Smith, Sinopoli e Capossela. E' autore di colonne sonore cinematografiche per Greenway, Wenders e Marco Tullio Giordana, di musiche di scena per Bob Wilson e Baricco. La sua composizione più famosa, “Violoncelles, vibrez!”, è un classico del nostro tempo. Una volta ha suonato un violoncello di ghiaccio. Un'altra, montando il filo di un aquilone sulla cassa di un violoncello, ha creato uno strumento nuovo, l'“aquilarco”. A volte passeggia per la sala durante i suoi concerti. Altre, organizza raduni da cento e più violoncelli. Un critico americano l'ha definito il “Jimi Hendrix del violoncello” perché spesso sembra davvero che maneggi uno strumento elettrico, perfino quando fa Haydn. Giovanni Sollima sarà in concerto in Toscana con l'ORT il 10 gennaio all'Auditorium Fiere e Congressi di Arezzo, il 12 gennaio al Teatro Politeama di Poggibonsi, il 13 gennaio al Teatro Goldoni di Livorno e il 14 gennaio al Teatro Verdi di Firenze.

Se davvero il ta-ta-ta-taaa della Quinta Sinfonia rappresenta il “destino che bussa alla porta”, la grandiosità eroica del Quinto Concerto di Beethoven ritrae proprio Napoleone? Qualcuno ha pensato di sì, perciò gli è stato attribuito il nomignolo di “Imperatore”. In effetti Beethoven ammirava il parvenu Napoleone, anche se ne disprezzava la tracotanza sfrenata. Ma non ha mai pensato di dedicargli questo Concerto, che invece è indirizzato al suo allievo e protettore Rodolfo d'Asburgo, arciduca d'Austria e futuro cardinale di Santa Romana Chiesa, fiorentino di nascita in quanto figlio del granduca Pietro Leopoldo di Toscana. L'”Imperatore” lo suona Andrea Lucchesini, direttore artistico della Scuola di musica di Fiesole. Lo dirige lo statunitense John Axelrod, avviato al podio da Leonard Bernstein, oggi direttore principale della “Verdi” a Milano e così fanatico della nostra cucina da curare un blog dedicato ai ristoranti italiani nel mondo. I concerti si terranno il 27 gennaio al Teatro Excelsior di Empoli, il 28 gennaio al Teatro Verdi di Firenze, il 29 gennaio al Teatro Metropolitan di Piombino, il 30 gennaio al Teatro dei Rozzi di Siena, il 31 gennaio all'Auditoirum di Arezzo.

Per informazioni:
http://www.orchestradellatoscana.it/