Made in Toscana/ARTICOLO

Sommerso e aziende cinesi Nencini a Prato: "Non solo blitz"

Secondo l'assessore servono misure capaci di contrastare l’illegalità, l'emersione del sommerso e favorire l'integrazione

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
“I blitz da soli non bastano. Vanno bene, ma non sono sufficienti: quelli di Prato come quelli di Cortina e Portofino, quelli sulle aziende cinesi come quelli sugli esercizi italiani. Serve un piano integrato ed è quello a cui stiamo lavorando”. L’assessore regionale al bilancio e ai tributi della Toscana Riccardo Nencini lo dice a Prato, dove oggi nella sede della Camera di Commercio ha incontrato le categorie economiche e i rappresentanti dei sindacati della città. Per parlare di economia sommersa, evasione fiscale e soprattutto dell’illegalità diffusa in molte aziende cinesi.

C’erano i rappresentanti dell’associazione industriale, della Confartigianato e della Cna, presente anche con due rappresentanti cinesi, c’era la  Confcommercio e Confesercenti, la Cgil, Cisl e Uil e il presidente Carlo Longo della Camera di Commercio. La riunione si è protratta per oltre un’ora e mezzo. L’incontro ha preceduto la riunione del 23 aprile con le istituzioni, che sarà convocato dalla Provincia, e quello previsto tra la fine di maggio e l’inizio di giugno in cui il presidente della Regione Enrico Rossi sarà in città per illustrare un progetto specifico su Prato.

I blitz non bastano, appunto. E così l’assessore ha portato al tavolo alcune proposte ‘aperte’, su cui ha chiesto collaborazione alle categorie economiche e sociali: consapevole che alcune delle misure necessiteranno non solo dell’intervento della Regione, delle associazioni di categoria e degli enti locali, ma anche di modifiche legislative a livello nazionale, che la Regione si impegna a sostenere nelle opportune sedi.

I filoni sono tre: contrasto all’illegalità, emersione del sommerso e naturalmente integrazione. Si è discusso di possibili agevolazioni per le imprese che ne affianchino altre nell’emersione, di servizi di accompagnamento, di maggiore informazione e di contributi per l’acquisto di consulenze fiscali e contributive. L’assessore ha proposto controlli su chi invia denaro all’estero, in modo da verificare (prima) se sia in regola da un punto di vista contributivo e fiscale: tra le misure accennate anche un giro di vite su aziende fantasma, sui committenti ‘consapevoli’ e su chi affitta a nero capannoni industriali; e poi la distruzione dei prodotti confiscati o un loro uso sociale (come avviene per i beni sottratti alla mafia) e controlli e banche dati incrociati, come già avviato con il progetto Tosca che in 2-3 anni permetterà a tutti i Comuni toscani di condividere e scambiarsi informazioni.

Aiutare l’emersione del sommerso, contrastare l’evasione fiscale, scovare chi non paga i contributi o non rispetta le regole è necessario. “L’illegalità economica va combattuta – dice Nencini – perché crea concorrenza sleale, perché ruba il futuro ai giovani e perché si sottraggono risorse allo Stato e alle istituzioni, oggi più di ieri importanti e necessarie”.
I dati a nostra disposizione sui pagamenti e gli accertamenti che riguardano Irap e addizionale Irpef ci dicono che italiani e cinesi non sono troppo diversi – spiega l’assessore – Quello però che non emerge dai dati è la parte consistente di tributi, regionali e non solo, accertati ma non riscossi o quelli evasi e non verificati: il sommerso appunto, che nelle aziende cinesi sembra più diffuso. E su questo dobbiamo lavorare

L’assessore Nencini alla fine di gennaio aveva incontrato il console cinese: l’ha ricordato anche nel corso della riunione pratese. Al console aveva chiesto collaborazione e un fronte comune per contrastare e identificare i fenomeni di larga illegalità diffusi nelle aziende cinesi e che gettano discredito sull’intera comunità locale. La richiesta, purtroppo, finora è rimasta senza risposta

Topics:

intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.