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Sostenibilità: Nobile, primo distretto del vino certificato

Il presidente del Consorzio Di Betto: 'Obiettivo è quello di coinvolgere il più possibile il mondo del vino'. Presentazione ufficiale della piattaforma di certificazione il prossimo 13 dicembre al Teatro Poliziano

/ Redazione
Lun 4 Dicembre, 2017

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano lancia la prima piattaforma che porterà alla certificazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aziende e del territorio di produzione: sarà dunque uno dei primi distretti della sostenibilità italiani e nel mondo con una vera e propria certificazione a riguardo, secondo i dettami della norma oggi più completa a livello internazionale, Equalitas.

Il progetto sarà presentato il prossimo 13 dicembre, a partire dalle 9.30 presso il Teatro Poliziano di Montepulciano il seminario “Nobile e Sostenibile”.  «E’ il primo momento di incontro e lo abbiamo voluto organizzare a Montepulciano non a caso, per poi ritrovarci ad aprile a Vinitaly con i risultati dell’interazione con la piattaforma – ha spiegato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Bettol’obiettivo è quello di coinvolgere più possibile il mondo del vino, dagli operatori alle cantine di altri territori, passando per enologi e agronomi perché crediamo che questo possa essere un modello da poter replicare in altri territori a vocazione vitivinicola in Italia e non solo».

A Montepulciano gli investimenti diretti praticati dalle aziende produttrici di Vino Nobile negli ultimi dieci anni per la sostenibilità ambientale hanno infatti superato gli 8 milioni di euro. Oltre il 70% delle imprese (circa 60) ha già investito in progetti sostenibili, mentre il 90% ha in corso progetti di realizzazione di impianti. Entrando nel dettaglio, delle 76 aziende consorziate, oltre il 70% ha un impianto fotovoltaico e il 35% si è dotato di solare termico per la produzione di calore. Il 20% ha sistemi di recupero delle acque reflue, mentre un 10% delle imprese ha investito nella geotermia. Negli ultimi anni circa la metà delle aziende ha sviluppato pratiche naturali, come la fertilizzazione, l’inerbimento, l’utilizzo di metodi di coltivazione meno impattanti. Questo si lega al concetto di biodiversità che vede gran parte delle aziende di Vino Nobile praticare una agricoltura sotto il regime del biologico, alcune biodinamiche.

All'evento del 13 dicembre interverranno Umberto Di Matteo, del Dipartimento Ingegneria della Sostenibilità dell’Università Marconi di Roma per la presentazione della piattaforma e Michele Manelli, dell’azienda agricola Salcheto, tra le aziende “pilota” dell’iniziativa. A seguire una tavola rotonda, moderata dal giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico, che vedrà la partecipazione tra gli altri di Dino Scanavino, presidente della Cia; Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc e di Equalitas; di Marcello Lunelli del Gruppo Ferrari; Rocco Toscani dell’Oliviero Toscani Studio e di Andrea Farinetti, direttore marketing di Eataly, oltre a un intervento dell’assessore regionale all’agricoltura della Toscana, Marco Remaschi. Il progetto che verrà presentato è stato realizzato da un gruppo di lavoro partecipato dall’Università Marconi di Roma, CIA Toscana, QSR, Fattoria del Cerro, Cantina Salcheto e - in qualità di capofila - la Vecchia Cantina di Montepulciano.