Si sono aperti questa mattina a Firenze nel Salone dei Cinquecento gli Stati Generali della Lingua Italiana nel mondo, l’iniziativa di due giorni promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale che rappresenta una occasione per approfondire le strategie di diffusione dell'italiano all'estero e per fare il punto, in modo costruttivo, sulle nuove sfide da affrontare.
Nel mondo "c'è una domanda crescente di italiano: la nostra lingua si afferma senza che sia imposta. E questo accade perché di solito l'italiano di solito è una lingua 'del cuore'" ha sottolineato all’apertura dei lavori il sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro. "Il nostro errore - ha aggiunto - è pensare di avere una lingua debole nel mercato delle lingue. Ma l'italiano è lingua connessa all'umanesimo del bello, del buono, del dialogo dell'universalismo, della pace, che Firenze, luogo di questo incontro, rappresenta".
Tra gli ospiti di oggi, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini che nel suo intervento ha lanciato l'idea di istituire cattedre di italiano nelle scuole come seconda lingua per gli studenti immigrati. "La lingua italiana deve diventare strumento di inclusione e integrazione dei tanti bambini stranieri che crescono nel nostro paese: su questo ci sarà una nuova classe di concorso, i tempi sono maturi – ha spiegato il ministro – questi ragazzi sono il 10% di tutti gli studenti nel nostro paese: occorre assumere consapevolezza del fatto che l'inclusione linguistica è fondamentale anche ai fini del percorso, in cui la scuola ha un ruolo, dello ius soli temperato per acquisire cittadinanza".
La proposta di insegnare l'italiano a scuola, anche e soprattutto ai giovani stranieri, “attraverso i versi bellissimi dei nostri cantautori del Novecento" arriva invece da Renzo Arbore. “La canzone italiana può essere un veicolo straordinario di diffusione, anche solo leggendo i versi meravigliosi dei grandi che hanno fatto la musica nel Novecento, da Francesco De Gregori a Gino Paoli – ha sottolineato Arbore – sono autentiche poesie, penso a Gaber, De André, Battisti. E' un po' come il cibo: propinare agli stranieri innamorati dell'Italia i versi bellissimi dei nostri cantautori del Novecento".
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha lanciato invece ben tre idee: far nascere in Italia un Erasmus delle arti, un “programma dedicato alle arti come veicolo della lingua italiana nel mondo", ma anche raddoppiare le tournèe delle orchestre sinfoniche e liriche e degli organici di musica popolare nel mondo intese anche come promozione dell’italiano e infine utilizzare il cinema, promuovendo in ogni istituito italiano di cultura una scuola di cinema per i giovani e dando sistematicità a un progetto internazionale complessivo.