Mantiente un trend di sviluppo elevato la casa di moda fiorentina Stefano Ricci, nel top di gamma dell'abbigliamento maschile. Nel primo semestre ha realizzato 73,5 milioni di euro di ricavi consolidati, con un +21% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sul fronte reddituale, il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato sopra il 25%, in linea con l'anno precedente.
La casa di moda pensa di costruire una prospettiva di ricavi tra i 150 e 155 milioni (133 a fine 2013) alla chiusura dell'esercizio 2014, anche alla luce dell'andamento del terzo trimestre.
"Stiamo rispettando le previsioni di crescita legate alla costante ricerca dei più alti livelli qualitativi - commenta l'ad Niccolò Ricci - e nonostante la frenata del settore a livello mondiale e le difficoltà di alcuni Paesi, siamo soddisfatti di confermare una dinamica di sviluppo sostenuta, particolarmente significativa in mercati come quello cinese dove, nel primo semestre, siamo cresciuti del 19,7% a parità di perimetro distributivo, mentre il comparto del lusso nel suo complesso ha registrato una flessione vicina al 10%".
"Anche il buon andamento in Russia e nell'area Cis - chiude Ricci - con un più 2,2% nelle vendite pur in presenza di tensioni politiche forti testimonia il forte radicamento del marchio in quell'area. Senza considerare che negli Usa i risultati indicano un incremento del 12,5%".
La Stefano Ricci conta 42 negozi nel mondo, 430 dipendenti di cui 300 in Italia dove realizza l'intera produzione, ed esporta circa l'85% dei propri capi, specie verso Asia, Est Europa e Stati Uniti, mentre la clientela straniera rappresenta nel complessivo il 97%. Ha deciso ora di ampliare gli spazi dello stabilimento alle Caldine (Fiesole) di 2.500 mq, dove sarà concentrata la produzione di pelletteria.