Dal Panigaccio di Podenzana, al tortello alla lastra tipo Corezzo, passando per gli hamburger di Chianina IGP e la birra artigianale, l'immancabile lampredotto, il pesce fritto e i dolci tipici cresce il settore degli operatori del cibo di strada in Toscana. Lo rivelano i dati del sistema camerale toscano che nel 2016 hanno registrato oltre 2 mila operatori di strada con somministrazione cibo e bevande e gelaterie-pasticcerie per un totale che, riferito ai dati nazionali, rappresenta oltre il 25 per cento di tutto il Paese.
Dati entusiasmanti che proprio in Toscana, ad Arezzo, dove è nata Streetfood la prima e unica associazione sul cibo di strada di qualità, sottolineano l’importanza economica di questo comparto della ristorazione. "Continuiamo con interesse a vedere questo salto in avanti degli operatori – spiega il Presidente dell’associazione Streetfood, Massimiliano Ricciarini – soprattutto perché chi decide di intraprendere questo mestiere oggi guarda alla qualità dei prodotti e del servizio offerto, con un importante controllo del servizio".
L'Associazione Streetfood ha presentato il calendario dei numerosi eventi in programma, già a partire dal primo a Castelfiorentino (Fi) dal 24 al 26 marzo. Ad aprile la carovana si sposterà con i foodtruck di 4Wheels al Parco Pertini di Arezzo. Dal 29 aprile al 1° maggio sarà il “Foodies Festival” di Castiglioncello (Li) ad ospitare i banchi in Via Aurelia (zona Portovecchio) e i foodtruck al Castello Pasquini. Dal 5 al 7 maggio poi lo Streetfood Village arriverà a Prato in Piazza San Francesco per il quarto anno consecutivo. Dal 25 al 28 a Livorno con i foodtruck di 4Wheels. Il primo semestre si concluderà a giugno a San Casciano Val di Pesa (Fi) dal 9 all’11.
L’Associazione Streetfood nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da gustare con le mani. Nel 2016, 35 in tutta Italia quasi due milioni di persone che hanno consumato oltre 1 tonnellata di fritto di pesce e 600 quintali tra patate fritte tradizionali e tipo “tornado”. Oltre 50 mila piadine, poi ancora 100 mila arancine, 800 kg di Pane ca’ Meusa, 500 kg di panelle. Oltre una tonnellata di paella spagnola, 60 quintali di carne argentina e 40 quintali di lampredotto. Dalla Puglia sono arrivati più di 70 quintali di bombette e 600 sono i kg di lime per i cocktail “on the road”. Dall’Abruzzo 120 mila arrosticini e dalla Toscana 600 kg di carne Chianina per hamburger. Un successo non solo per gli organizzatori degli eventi, ma da condividere con gli operatori economici del settore e le realtà territoriali che hanno creduto in questo progetto.