Cultura/ARTICOLO

Sulle tracce del fantasma della Pia

A Rosia un antico ponte che porta il nome di un personaggio molto amato

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Si sa che i fantasmi non si trovano dappertutto. Bisogna andare per castelli, cimiteri, chiese e case abbandonate. Il bosco è un buon posto per incontrali, meglio ancora, qualche antica cascina o qualche casolare solitario. In Toscana alcuni fantasmi amano gli antichi ponti. Se ne ha testimonianza anche in Val di Merse dove nelle notti senza luna c’è chi ha giurato di vedere il fantasma della bella Pia dei Tolomei nei pressi del torrente Rosia. Lo spettro vestito di bianco attraverserebbe il ponticello all’altezza dell’eremo di Santa Lucia, sfiorando con la punta dei piedi le pietre dell’antico manufatto. Pia avrebbe detto di aver percorso questo ponte per andare in esilio in Marenmma dove si sarebbe consumato il suo tragico destino. La nobildonna, ricordata da Dante Alighieri nel Purgatorio (Ricorditi di me che son la Pia, Siena mi fé , disfecemi Maremma...), morì per mano del secondo marito, che dopo averla accusata di essere sterile e di averlo tradito la gettò da una rupe vicino al Castel di Pietra in Maremma. La memoria di questi fatti e del dolcissimo personaggio di Pia è rimasta non solo nella toponomastica (“Il Salto della contessa” in Maremma), ma anche in molti libri, film e album musicali (Pia come la canto io della senese Gianna Nannini, che presto diventerà anche il soggetto di un bellissimo musical con David Zard).