Salta il tavolo di confronto tra Comune di Firenze e tassisti sul potenziamento del servizio in città: Palazzo Vecchio ha approvato una delibera per un bando teso ad attivare altre 100 vetture bianche (70 a licenza fissa e 30 temporanee ma tutte rigorosamente elettriche), prospettiva alla quale i tassisti stesso hanno espresso sempre grande contrarietà. Ieri si è consumata la rottura delle trattative: al termine di un incontro tra l'assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini e il rappresentanti delle due cooperative che gestiscono il servizio taxi a Firenze è stato spiegato che il tavolo è saltato.
"Noi abbiamo fatto proposte importanti, - ha spiegato a riunione conclusa l'assessore Bettarini - vogliamo auto in più e su questo non torniamo indietro. Dovevano essere 100 licenze fisse in più, poi trattando siamo scesi a 70 fisse e 30 temporanee. Oggi i tassisti ci hanno effettuato ulteriore richieste su quelle fisse, ma per una differenza di 10 auto non si è trovato l'accordo, nè si è trovato accordo su geolocalizzazione dei mezzi che noi vogliamo perchè al momento non abbiamo informazioni su quante auto in un dato momento siano attive o meno in città. Noi lavoriamo per far funzionare la città, se loro non sono d'accordo se ne prenderanno la responsabilità", ha concluso l'assessore.
L'assemblea delle due sigle che raccolgono le auto bianche ha stabilito in una riunione nel pomeriggio lo sciopero dei taxi per il 21 ottobre a Firenze. Le auto bianche fiorentine accusano Palazzo Vecchio di "un iperdecisionismo fine a sé stesso - hanno spiegato i tassisti annunciando la protesta - gli operatori del settore avevano offerto la propria disponibilità ad investire oltre un milione di euro per risposte immediate alle criticità della mobilità. Non sono i tassisti a far saltare una trattativa che sembra più uno spot che non una reale soluzione, ma il Comune che con questo atto si assume la responsabilità di deridere dei lavoratori. Oggi, siamo arrivati alla goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo".
"È stata calpestata la nostra dignità di lavoratori e delegittimate le nostre rappresentanze. La legittima rivendicazione dell'aggiornamento tariffario di legge si è trasformata nel più grande aumento di licenze mai subito da questa categoria". E' quanto ha spiegato, al termine dell'incontro con l'assessore del Comune di Firenze alle attività produttive Giovanni Bettarini, il presidente del 4390 Taxi, Claudio Giudici.
Dura la risposta del sindaco Nardella: "Quello che stanno facendo i tassisti fiorentini è un attacco alla città. Mi auguro che non scelgano di andare avanti su questa strada, che fa soltanto male ai fiorentini e a Firenze". Il sindaco ha aggiunto che il Comune va comunque avanti: "confermiamo la nostra posizione", ha spiegato oggi ai giornalisti.
Intanto centraline telefoniche dei taxi in occupato fisso da ore, a Firenze. Non si tratta però di un guasto: gli esercenti del servizio taxi come ha spiegato Claudio Giudici, presidente del 4390, "non vogliono accettare le richieste che arrivano alle centraline, e questo manda in tilt tutto il sistema radio". La forma di protesta, ha spiegato ancora, "non è stata decisa in seno all'assemblea di questo pomeriggio: è spontanea, sono i tassisti stessi che hanno deciso di regolarsi così".