Completamente declinato al femminile torna a Calenzano Avamposti, il festival teatrale che dal 18 al 26 settembre propone prime nazionali, letture, mise en éspace e spettacoli sperimentali uniti dal filo conduttore della rassegna, dedicata quest'anno al Teatro delle Donne. Il CalenzanoTeatroFestival 2015 si propone come un vero e proprio presidio del teatro d’innovazione, che con questa edizione intende dar voce al tema della maternità e a tutte le difficoltà a essa legate.
Tra gli spettacoli in cartellone, tra gli altri, segnaliamo Maternity Blues (From Medea) di Grazia Versani – il cui titolo allude alla depressione post-partum – e che andrà in scena sabato 19 settembre al Teatro Manzoni grazie alla regia e alla volontà di Elena Arvigo (giovane attrice premiata anche nell’ultima edizione di In-Box), che ha percorso la strada dell’autoproduzione per riuscire a realizzare il dramma che ha per protagoniste quattro donne rinchiuse in un ospedale psichiatrico-giudiziario per aver ucciso i loro bambini. Interpretata da Amanda Sandrelli, Eloide Treccani, Xildha Lapardhaja e dalla stessa Elena Arvigo, la pièce vede i quattro personaggi trascorrere il loro tempo espiando una condanna soprattutto interiore, dovuta al gesto che ha vanificato le loro esistenze. Dalla loro convivenza forzata germogliano amicizie, confessioni e un confronto privo di consolazione.
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Martedì 22 settembre sarà invece la volta Tony Pagoda, ritorno in Italia, tratto dal romanzo di Paolo Sorrentino “Hanno tutti ragione” e messo in scena da Iaia Forte, che dopo il successo della prima interpretazione propone ancora una volta una riduzione di un testo narrativo del regista Premio Oscar.
Con la regia di Valentina Calvani e l'interpretazione, ancora una volta, di Elena Arvigo è la volta di 4:48 Psychosis (mercoldì 23, alle 21:30 - sempre al Teatro Manzoni), che basato sul testo cult di Sarah Kane promette di essere uno spettacolo capace di risvegliare nervi e cuori, portando alla luce il desiderio di speranza celato nel disagio, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire il senso profondo di sentimenti quali compassione e umanità.
I giovanissimi Maniaci D’Amore presentano invece Morsi a Vuoto, in scena domenica 20 settembre. I morsi a vuoto sono quelli della fame, della coscienza, del rimpianto e del dubbio. Rappresentano i nostri limiti, le insoddisfazioni e gli impedimenti con cui siamo cresciuti.
Avamposti quest’anno è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro, invadendo il territorio alla ricerca di nuovi spazi, e proprio in questo senso va l’evento presso la nuova biblioteca Comunale, che venerdì 25 settembre vedrà esibirsi Giulia Pont nel suo Ti lascio perché ho finito l’ossiticina, che tratta in chiave comica il tema della fine di una storia d’amore.
[Per maggiori informazioni su orari e spettacoli: www.teatrodelledonne.com]