Finalmente ricomincia a crescere la domanda e, parallelamente, l’erogazione dei mutui da parte delle banche. Dopo i crolli degli scorsi anni, molti consumatori provano nuovamente a trovare il mutuo migliore, confrontando vari istituti di credito. E sembra che la banche rispondano bene, accettando una maggiore quantità di richieste. Certamente un piccolo risultato che resta comunque significativo.
Se per una giovane coppia magari resta all’ordine del giorno scoprire quali sono i mutui prima casa più convenienti, resta interessante anche conoscere il profilo di chi accende un mutuo per capire, perchè no, anche i criteri utilizzati dagli istituti di credito e lo stato socioeconomico degli italiani.
Ecco quindi profilato, da un’indagine Tecnocasa, l’identikit di chi sottoscrive un mutuo. I dati che emergono sono molto interessanti: in primo luogo è evidente come la nazionalità di chi ottiene un finanziamento sia per la stragrande maggioranza italiano; solo una percentuale intorno al 7% rappresenta altri cittadini europei mentre veramente minima (2%) è quella degli immigrati extra europei, soprattutto persone provenienti dal Centro america.
È al Nord Italia che le banche finanziano la maggior parte dei cittadini non italiani, tra i quali spicca la macroarea dell’Italia nord-orientale con il 20% dei mutui agli stranieri. In queste zone anche la percentuale degli europei sale, raggiungendo quasi il doppio della media nazionale (15%). Nel Mezzogiorno, invece, la quasi totalità dei mutui, superiore al 95%, è sottoscritto da cittadini italiani; la percentuale sale ulteriormente nelle Isole.
Anche l’età risulta un dato significativo, in media su tutto il territorio nazionale chi accende un mutuo ha circa 39 anni, con tuttavia difference regionali significative; se al Nord abbiamo età che si aggirano intorno ai 38 anni, al sud i mutuatari superano di molto i 40 anni. Tuttavia, analizzando ulterioramente le fasce di età, al nord quella più finanziata, con il 40% dei mutui, è compresa tra 18 e 34 anni. Al sud invece risaltano le fasce 55-64 e over 65 con, rispettivamente, il 13% e il 5,5% dei mutui erogati. Sempre in queste aree risultano inferiori alla media nazionale tutte le fasce ntermedie dai 18 ai 44 anni.
Infine, la professione rappresenta certamente un criterio fondamentale sia per la richiesta sia poi per la stipula del mutuo. Chiaro il criterio, usato dalle banche, della stabilità economica e della tipologia di contratto lavorativo. In tutta Italia l’86% degli intervistati ha un reddito certo (contratto di lavoro a tempo indeterminato e pensionati), mentre il tempo determinato caratterizza l’8% dei mutuatari. Al Sud i dati sui pensionati, in media del 4%, salgono all’8,5% con il dato più alto tra le macroaree. Interessante un dato sul Centro Italia, i titolari d’azienda sono il 6% dei mutui ottenuti.