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Teleriscaldamento a colpi di premiValdarno e Valdisieve al top

Piace a mezza Italia il progetto di filiera corta dell'Unione dei Comuni che copre oltre 600 persone tra Rufina, San Godenzo e Reggello. L'ultimo premio è delle Terrefiorenti indetto dalla Provincia di Firenze

/ Redazione
Gio 27 Marzo, 2014
premio

Sta facendo incetta di premi la rete di impianti di teleriscaldamento dell'Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve. Piace il suo impegno sul fronte delle energie rinnovabili. L'ultimo riconoscimento è stato il Premio Terrefiorenti indetto della Provincia di Firenze, ma dietro c'è una lunga scia che va da Roma a Milano, da Bolzano a Cremona. Gli impianti di teleriscaldamento dell'Unione dei Comuni vanno a cippato di legno vergine e mettono in atto la strategia della filiera corta, nel senso che l'energia verde si prende dai boschi del posto. Un progetto che viene preso ad esempio in mezza Italia.

Un impianto è a Pomino, nel Comune di Rufina. E' in funzione dal 2010 e riscalda le case di 84 famiglie. Un altro è in località Castagneto D'Andrea, nel Comune di San Godenzo. Ha preso il via nel 2011, riscalda le abitazioni di 90 famiglie, il centro visite del parco e una struttura per attività culturali ed escursionistiche. L'ultimo impianto di teleriscaldamento, ma solo in ordine di tempo, è quello installato nel 2012 a Vallombrosa, nel Comune di Reggello. Serve la grande abbazia dei vallombrosani, l'albergo dei monaci e le famiglie dei dipendenti dei Forestali in servizio nella zona per un totale di 15 utenze molto voluminose. L'investimento complessivo è da 3 milioni e 300mila euro trovati attigendo da un bando regionale e dai fondi europei.

Non nasconde la sua soddisfazione Toni Ventre, responsabile Area gestione difesa ed uso del territorio dell'Unione dei Comuni, che annuncia: “Il prossimo 3 aprile siamo stati invitati a Roma da Legambiente e Unioncamere per raccontare quella che viene considerata una delle migliori pratiche a livello nazionale”. E' di sicuro un progetto ambizioso quello di prendere la strada dell'autonomia energetica per un territorio montuoso come il Valdarno-Valdisieve.

Ma c'è di più. “Noi – spiega Ventre – non ci siamo fermati al termico. Abbiamo messo in piedi anche due mini-idro, piccole centrali elettriche che sfruttano il salto d'acqua dei torrenti o la sua portata”. Una mini-idro è a Rincine, nel Conune di Londa, e produce fino a 60mila kw/h all'anno. L'altro è sul lago di Londa. Il futuro, però, è ancora tutto da descrivere. “Molto – dice Ventre – dipenderà da cosa verrà deciso a livello di programmazione regionale”. L'Unione dei Comuni Valdarno-Valdisieve attende le decisioni sui fondi europei del settennato 2014-2020