Made in Toscana/ARTICOLO

Terme: cresce il settore wellness in Toscana

Nel 2009 sempre più scelgono il benessere per un totale di +0,5% degli arrivi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Cresce il sistema delle terme toscane: nel 2009 gli arrivi hanno segnato un +0,5%, ma con le prestazioni che sono diminuite del 3,9%. Questi i risultati che emergono dalla ricerca condotta dal Sitet (il Sistema informativo delle terme toscane) sui 21 stabilimenti termali presenti nella nostra regione.
Gli arrivi dei curandi termali hanno fatto registrare nel 2009 un – 0,9%, mentre quelli che hanno scelto il benessere sono aumentati del 3,1%, con un totale generale del +0,5%. Diverso l'andamento delle prestazioni: quelle tradizionali (in media 14,2 per ogni arrivo) sono diminuite del 4,4% e quelle legate al benessere (in media 2,9 per ogni arrivo) sono cresciute dell'1,1%, con un consuntivo complessivo del -3,9%.
Gli arrivi per cure termali sono diminuiti dall'1,2% all'anno. Eccezionale è stato invece l'aumento delle prestazioni legate al benessere (+14,5%), tanto che gli arrivi legati a questa tipologia di prestazioni sono cresciuti dal 23,6% del totale al 35,8% del 2009, con oltre 94.000 arrivi contro i quasi 169.000 del termale.

La San Casciano spa per ricavi con i suoi 12 milioni di euro si colloca al quinto posto in Italia e al primo in Toscana, seguita in regione dalla Gratta Giusti spa che con più di 10 milioni di euro è ottava in Italia. Al terzo posto in Toscana si colloca Terme di Chianciano spa, che con i suoi 6,1 milioni di ricavi da vendite è diciottesima in Italia. Quarta Montecatini (4,5 milioni di euro) che è ventiseiesima a livello nazionale.
Il fatturato totale del termalismo toscano ha superato nel 2009 i 57 milioni di euro con un incremento del 2,5% rispetto al 2008.
Le previsioni indicano nel 2010 e nel 2011 una diminuzione media annua dello 0,5% del comparto termale tradizionale e un aumento di quello benessere fra il 2% ed i 3%. Lo sviluppo del benessere avverrà, dal 2012, ad un tasso compreso fra il 3% ed il 5% e occorrerà verificare quanto sarà dovuto al benessere termale e quanto al di fuori delle terme.

«Le località che possiedono questa vocazione puntino a recuperare la loro capacità di proporre trattamenti sanitari, mentre le altre devono rapidamente riconvertirsi al wellness, che rappresenta il modo per intercettare fasce di utenti più giovani – ha commentato l'assessore al turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti – a questo deve accompagnarsi la capacità di proporre offerte turistiche di qualità, rifiutando logiche di concorrenza al ribasso e sfruttando invece il valore aggiunto rappresentato dallo straordinario contesto culturale, paesaggistico e ambientale di cui la Toscana è portatrice».