Yassin “The Narcycist” Alsalman unisce in una sola persona un talento poliedrico dalle mille sfaccettature. E' stato definito un dandy contemporaneo, un “political artist”, un “Arab boy in a Western world”. Nato a Dubai da genitori iracheni, cresciuto tra gli Emirati e il Canada, Yassin è uno dei pionieri dell’hip-hop arabo della diaspora, precursore degli MC di origine irachena. E’ un musicista, attore, artista multimediale e professore alla Concordia University. A Firenze venerdì 10 aprile The Narcicyst salirà sul palco dell’Auditorium Flog per uno show tra musica e immagini assieme a Sundus Abdul Hadi, pittrice e artista multimediale.
L'evento organizzato da Oxfam, in collaborazione con Music Pool, Network Sonoro, La Scena Muta e goldworld.it all'interno del Middle East Now Festival ha un significato speciale. Il ricavato della serata sosterrà infatti il lavoro che Oxfam realizza in sostegno dei profughi siriani in Libano, Giordania e in Siria, dove dal 2011 ha prestato soccorso a oltre 1.3 milioni di persone, attraverso la fornitura di acqua pulita, buoni spesa, contributi per l’affitto, generi di conforto e la costruzione e il ripristino di strutture igienico-sanitarie.
Perché hai scelto il soprannome di "The Narcicyst"?
Ho scelto questo nome per non cadere mai nel mio riflesso. Per restare sempre umile nel successo e grato per quello che riesco a realizzare. La maggior parte dei rapper sono narcisisti, ho voluto riflettere sul mio ruolo e sulla fiducia di cui ho bisogno per avere successo, ma anche, per ricordare a me stesso di non preoccuparmi troppo della mia immagine pubblica.
Sei definito un "artista politico", che messaggio vuoi trasmettere con la tua musica?
Io non sono un artista politico. Sono una “persona politicizzata”. Sono un essere umano socialmente consapevole. La mia musica è onesta e riguarda la mia esperienza dell’umanità, quindi si riflette sempre nella mia scrittura. Non ho un messaggio, tranne questa onestà e l’auto-riflessione, queste sono le chiavi per la crescita di tutta l'umanità.
Sei nato a Dubai e ti definisci un "dandy" contemporaneo, quanto è importante la moda per te? Ti piace fare shopping?
Dubai non ha nulla a che fare con il mio senso della moda. Penso che la moda sia un'estensione della creatività e dell’espressione in quanto ci presenta visivamente alle masse. Mi piace sentirmi e apparire bene e mi diverte creare nuovi look fuori dalle tendenze e dalla costruzione pubblica di un look “giusto”. Semplicemente amo i bei vestiti.
Sei mai stato a Firenze? Cosa ti aspetti da questa città?
Mai! Sono così entusiasta di piombare in città e visitare le sue bellezze! Vengo a Firenze anche per passarci un po’ di tempo, non vedo l’ora!
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