Tappa africana per il Festival “Musica dei popoli” che venerdì 15 dicembre porterà sul palco dell’Auditorium Flog di Firenze, la figura mitica di Tony Allen e la sua band. “Senza Tony Allen non ci sarebbe stato nessun Afrobeat” ha dichiarato il suo vecchio compagno di avventure musicali Fela Kuti. All’inizio è stato lui, per 15 anni, il direttore dell’orchestra di Fela. Insieme hanno creato un ritmo nuovo: l’Afrobeat e prodotto oltre 50 album. L’Afrobeat è cresciuto sotto i colpi della batteria di Allen fino a diventare uno dei generi africani più influenti al mondo. Il batterista di origine nigeriana ricalca i ritmi africani riconsegnandoli al mondo con una nuova potenza, ed è anche grazie a lui che la musica africana è riuscita ad influenzare lo sviluppo delle sonorità pop occidentali.
Allen racchiude la vitalità e la forza primordiale di questi ritmi e la voglia di sottometterli a nuove sperimentazioni miscelandoli con suoni moderni. Dopo l’incontro con Fela Kuti, la sua carriera lo ha portato a intraprendere una ricerca ininterrotta tra le sonorità dell’Afrobeat originale e ad emancipazioni multidirezionali che spaziano dal Dub, allo “Space jazz” ma anche al Pop internazionale.
Numerosissimi i progetti e le collaborazioni, negli ultimi anni la più importante è sicuramente quella con Damon Albarn (Blur), gli Air, Flea (Red Hot Chili Peppers), Paul Simonon (The Clash), Ray Lema, Archie Shepp, Zap Mama, e la recentissima con Jovanotti, con cui si è esibito alla trasmissione “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio giusto un paio di settimane fa.
Nonostante i suoi 77 anni Tony Allen è oggi ancora attivissimo e in piena forma, sempre avido di nuove esperienze e disponibile ai nuovi incontri. Quest'anno sono usciti ben due suoi nuovi album, “The Source” pieno zeppo di ospiti, e uno speciale tributo a uno dei suoi miti: il batterista jazz Art Blakey e la sua leggendaria band, i Jazz Messengers.
A seguire il dj set a cura di MIXOLOGY con Mirko Casalini & Andrea Mi.
Apertura 21,15
Ingresso €20 (rid. €16+dp)
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