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Torna a Firenze "O flos colende" e festeggia la ventesima edizione

Dal 6 aprile al 30 settembre tornano i concerti di musica sacra con interpreti di fama internazionale nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a ingresso libero

/ Redazione
Lun 4 Aprile, 2016
Boys Winchester Cathedral

Festeggia venti anni di vita O flos colende, la rassegna di musica sacra promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore, nata nel 1997 per celebrare i 700 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale e da allora diventata un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati sempre più numerosi. Otto appuntamenti, sette concerti a ingresso libero e l’ormai tradizionale santa messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo Betori con inserti musicali da Fauré a Perosi, disegnano il calendario della rassegna riconfermando le peculiarità di un percorso pensato e studiato attraverso le varie espressioni della religiosità e della spiritualità. Una delle principali finalità di O flos colende, fin dalle origini, è stata infatti proprio quella di far conoscere al pubblico l’importante patrimonio musicale lì conservato, e riportato alla luce in programmazioni con interpreti di fama internazionale.

Ad inaugurare l’edizione del ventennale di O flos colende, mercoledì 6 Aprile, è una delle formazioni corali oggi più prestigiose a livello internazionale: il Winchester Cathedral Choir, fra i primi delle grandi cattedrali britanniche, 12 voci virili e 20 voci bianche che si combinano dando vita a un particolarissimo quanto unico colore cristallino del suono. Già ospitato nel Duomo di Firenze dieci anni fa, il Winchester Cathedral Choir oggi diretto da Andrew Lumsden stabilisce il suo legame con la storia di O flos colende interpretando un programma incentrato sul repertorio britannico ma con qualche incursione anche nell’antico repertorio fiorentino in omaggio a Santa Maria del Fiore.

Due sono gli appuntamenti ideati per far ammirare ancora una volta lo spettacolare, grande organo Vincenzo Mascioni del Duomo di Firenze, con le sua voce spiccatamente sinfonica e una potenza sonora di ben settemila canne, tornato a suonare grazie proprio a O flos colende. Mercoledì 27 Aprile, la serata si articola in due parti congiunte ma distinte. Un concerto doppio, che ospita prima Giulio Mercati, organista molto attivo anche nella Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo e della cattedrale di St. Patrick a New York. La seconda parte del concerto avrà invece per protagonista un duo, formato da Matteo Venturini, organista della Cattedrale di San Miniato di Pisa, e da Andrea Dell’Ira, prima tromba dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

Martedì 14 Giugno, O flos colende ospita il debutto in Toscana della Cappella Neapolitana, ensemble strumentale specializzato nel repertorio barocco e che è l’erede diretto della storica e rinomata Cappella della Pietà de’ Turchini. Sotto la direzione di Antonio Florio, la Cappella Neapolitana si unisce alla voci del soprano Francesca Boncompagni e del contralto Daniela Salvo per proporre un programma - ideato in esclusiva per la rassegna - che indaga nella musica sacra del Barocco fra Firenze e Napoli.

È ormai diventato un appuntamento tradizionale quello che O flos colende propone per la Festa di San Giovanni, patrono della città di Firenze, e che nasce dalla rinnovata collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ma stavolta anche da quella, inedita, con la Scuola di Musica di Fiesole. La mattina di venerdì 24 Giugno, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, celebra una messa le cui sezioni sono intercalate dalla Messe des pêcheurs de Villerville, composta a quattro mani da Gabriel Fauré e dal suo allievo André Méssager. In concerto gli strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana e il Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale Fiorentino guidati da Lorenzo Fratini, e la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore, affiancata da Daniele Dori all’organo, sotto la direzione di Michele Manganelli.

Atmosfere suggestive e cariche di significati spirituali contraddistinguono l’appuntamento di martedì 12 Luglio. Per la prima volta nell’ambito di O flos colende risuona la musica delle più diverse tradizioni etniche ispirata dal sentimento del sacro: è la serata significativamente intitolata “Tre voci per tre fedi”, dove dialogano le musiche delle antiche tradizioni cristiana, ebraica e islamica, per disegnare un panorama dove il canto si unisce alle caratteristiche timbriche di particolari strumenti legati proprio a quelle culture. Dai canti della tradizione sufi alle preghiere e agli inni cristiani della mistica Hildegard von Bingen, dalle intonazioni in arabo, siriano ed aramaico ai brani ebraci provenienti dalle zone balcaniche e dal Marocco, questa variegatissima silloge che rende omaggio in musica alle tre grandi religioni monoteiste ha per protagonista principale e ideatrice Patrizia Bovi, accanto a lei il soprano Françoise Atlan, il contralto Fadia Tomb El-Hage, Peppe Frana all’oud e al liuto, Gabriele Miracle alle percussioni e al dulcimer.

Sette voci a cappella, celeberrime in tutto il mondo e ormai diventate un’autentica leggenda. Sono gli strepitosi Swingle Singers, che si presentano per la prima volta nella programmazione di O flos colende, protagonisti dell’appuntamento di giovedì 8 Settembre per quello che è annunciato come il loro unico concerto in Italia.

È con una prima esecuzione assoluta che si conclude l’edizione 2016 di O flos colende. Venerdì 30 Settembre, nelle maestose architetture del Duomo di Firenze risuonerà infatti la musica di Agnosce, Filii, misericordiam Patris, nuovo dramma sacro ideato e composto in occasione del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco nel 2015. Ad interpretarlo sono gli Ottoni del Maggio Musicale Fiorentino, assieme ai Solisti e Coro della Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore, sotto la guida del maestro di cappella della Cattedrale di Firenze Michele Manganelli.