Cultura/ARTICOLO

Torna visibile alla Galleria degli Uffizi l’Ermafrodito nella sala N.38

Nella sala in mostra anche l'Allegoria della virtù di Jacopo Ligozzi, recente donazione del mercante d'arte francese Jean-Luc Baroni

/ Redazione
Mar 17 Marzo, 2015
Ermafrodito

[it_gallery]

Riapre la Sala dell’Ermafrodito della Galleria degli Uffizi, chiusa dallo scorso autunno per realizzare il nuovo allestimento che comprende anche un grande dipinto di Jacopo Ligozzi, oggetto di una recente donazione.

La fama goduta dalla statua di Ermafrodito, raffinata copia romana di età imperiale di un originale ellenistico della metà del II secolo a.C., fu tale che, a partire dal 1669, anno del suo ingresso nelle collezioni granducali, tutti gli ambienti che ebbero l’onore di ospitarla ne assunsero la denominazione, a prescindere dall’importanza dei capolavori pittorici che ne condividevano l’allestimento. L’Ermafrodito torna a essere fruibile anche da ipo e non vedenti, in quanto parte integrante del percorso tattile della Galleria degli Uffizi.

Non fa, dunque, eccezione la Sala 38 della Galleria, dove l’Ermafrodito, qui sistemato sin dalla prima metà dell’Ottocento, è il fulcro di un florilegio di opere ispirate alla cultura di Francesco I de’ Medici, fine collezionista e mecenate. Fra queste spicca l’Allegoria della Virtù di Jacopo Ligozzi, tela monumentale che appunto al gusto di Francesco è connessa, essendo peraltro entrata nelle raccolte granducali proprio ai tempi suoi, come fa supporre una descrizione inventariale degli arredi del Casino Mediceo redatta nel 1588.

Il quadro fu alienato entro il 1720 e, dopo vari passaggi, fu acquistato dal mercante d’arte francese Jean-Luc Baroni che, in ricordo del padre Giancarlo, nel 2014 ha deciso di farne generosamente dono alla Galleria per ricongiungerlo al suo clima d’origine. Per accogliere l’Allegoria di Ligozzi è stata riordinata questa sala, grazie al contributo determinante dell’Associazione Amici degli Uffizi.

Il dono che Jean-Luc Baroni fa agli Uffizi d’una lirica e monumentale tela di Jacopo Ligozzi - ha dichiarato il Direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi - è di spicco assoluto giacché, al di là d’ogni altra qualità, la sua Allegoria è storicamente connessa al collezionismo mediceo; e al collezionismo d’un tempo che quasi collima con l’apertura della Tribuna buontalentiana; ch’è come dire con le origini della Galleria medesima e col luogo più emblematico della cultura di Francesco I. Questa è la ragione per cui s’è pensato di tingere di rosso la Sala dell’Ermafrodito e di riservare alla tela donata una collocazione di assoluto riguardo, contornata da dipinti di gusto affine”.

Potrebbe interessarti anche:

Tutto pronto per la Primavera. Riapre il Giardino di Boboli

"Potere e pathos" 50 capolavori dell'arte greca in mostra a Firenze

Andy Warhol in mostra ai Gigli, il pop invade il centro commerciale

[it_mappa]