Attualità/ARTICOLO

Tornano i saldi invernali 380 euro di spesa per famiglia

Le stime della Confcommercio Toscana e il decalogo dell'Aduc per evitare le fregature

/ Ilaria Giannini
Mar 31 Dicembre, 2013
Saldi

Partono sabato 4 gennaio i saldi invernali in tutta la Toscana, un appuntamento molto atteso non solo da chi è a caccia di un'occasione ma anche dai negozianti. Nel 2013 infatti la crisi si è fatta sentire, con un calo delle vendite intorno al 5% nel nostro paese e secondo le stime anche duranti i saldi gli italiani terranno d'occhio il portafoglio.

In Toscana sarà di circa 380 euro la spesa per famiglia per acquistare capi di abbigliamento, calzature ed accessori. Questa la stima di Confcommercio Toscana secondo la quale gli sconti applicati oscilleranno tra il 30 e il 50%. Per Confcommercio le aspettative di consumatori e commercianti rispetto ai saldi invernali sono sempre più forti mentre il potere d'acquisto delle famiglie non accenna a risalire e una famiglia su quattro ha rinviato gli acquisti di Natale.

''I saldi - commenta Federica Grassini, presidente Federmoda Confcommercio Toscana - sono un momento importante per i consumi delle famiglie e quindi per l'economia regionale, anche se la propensione agli acquisti è in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno. Anche in questa occasione ci teniamo a invitare tutti alla correttezza e in particolare i consumatori ad acquistare dai negozianti di fiducia ed evitare la merce contraffatta''.

Per Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana, ''la scarsità di risorse economiche comincia a farsi sentire anche sulla merce scontata, ma oltre il 75 per cento dei toscani approfitterà dei saldi invernali anche quest'anno''. Per l'associazione i saldi si confermano il momento privilegiato per l'acquisto dei capi spalla, cappotti e giacconi e maglieria pesante, stabili gli accessori moda e le calzature, in leggero calo i prodotti di valigeria. 

Proprio perché gli acquisti sono sempre più ragionati, l’associazione per i consumatori Aduc ha stilato un decalogo da osservare per evitare delusioni.
1) Nei giorni prima dei saldi, sempre meglio fare un giro per i negozi, individuando i capi che volete comprare e annotando il prezzo, per verificare che poi lo sconto sia reale.
2) Importante non fermarsi al primo negozio ma visitarne diversi, confrontando i prezzi e la qualità dei vestiti.
3) Diffidate degli sconti superiori al 50%, difficilmente un commerciante può permettersi quella cifra, a meno che non sia un artigiano.
4) Non lasciatevi abbagliare dai cartellini: "49,90" euro vuole dire "50" e non "49".
5) Ricordatevi che anche durante i saldi si può sempre pagare con la carta di credito o il bancomat, il commerciante non può pretendere solo i contanti.
6) Guardate le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di più, quelli sintetici meno.
7) I capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalità di lavaggio, prima dell'acquisto meglio chiedere conferma al commerciante per evitare brutte sorprese una volta messo in lavatrice.
8) Siate pignoli: verificate se un capo è pura lana vergine o lana, che può essere stata riciclata, e chiedete la provenienza dei capi di cotone.
9) Diffidate dei dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e colori: è molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato.
10) Anche se il negozio espone il cartello che avvisa che "la merce venduta non si cambia" è sempre possibile cambiare il vostro acquisto se è un capo difettoso. Invece se si è sbagliato taglia o si è cambiato idea, sta solo alla disponibilità del commerciante venire incontro alle nostre esigenze.

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