Viaggi/ARTICOLO

Toscana, bella fuori e bella dentro. Viaggio tra catacombe e labirinti

Un itinerario nelle viscere della terra e nella storia più antica dei borghi e delle città toscane

/ Redazione
Mer 1 Agosto, 2018
antro c0rchia

C’è una Toscana bella e affascinante da vivere en plein air, scovando cantine, piccoli produttori, borghi conosciuti da pochi. E poi c’è una Toscana ancor più ‘nascosta’ che custodisce tesori da secoli. E’ quella sotterranea, che cela vicoli, condotti, grotte, catacombe. Un patrimonio da esplorare in un’avventura avvincente che potrà generare stupore e meraviglia per chi decida di intraprendere un viaggio nelle viscere delle città ma anche delle campagne.
 
I BOTTINI DI SIENA - Uno degli itinerari più interessanti si trova a Siena, la città non solo del Palio ma anche dei ‘bottini’ ossia le vie d’acqua sotterranee della città, un labirinto di circa 25 chilometri, in grado di rifornire le fontane e i pozzi del centro storico.
Questo percorso sotterraneo prese il nome di bottini dal termine ‘buctinus’, che indicava la volta a botte tipica del Medioevo, presenti in questo acquedotto. Vicoli sottoterra strettissimi, larghi in media 90 centimetri e alti 180. I bottini si dividono in due grandi ramificazioni, la prima è quella di Fontebranda, della lunghezza di oltre 7 chilometri che da Fontebecci raggiunge proprio Fontebranda, in un percorso di notevole profondità e l’altra è quella maestra della Fonte Gaia. Una via d’acqua più superficiale di 15,7 chilometri che alimenta la fonte in Piazza del Campo. E’ possibile visitare i ‘bottini’ grazie a visite guidate di piccoli gruppi curate da alcuni volontari dell’associazione La Diana

bottini di Siena
 
LE CATACOMBE DI SANTA MUSTIOLA A CHIUSI– Chiusi è una delle mete che offre molto per chi ama itinerari nelle viscere della terra, conoscendo la storia dei territori partendo dalla loro anima più antica. Tra i tesori sotterranei da visitare ci sono sicuramente le Catacombe di Santa Mustiola che hanno preso il nome dalla Patrona della città e della Diocesi che tradizione vuole sia stata sepolta proprio in questo luogo nella metà del III secolo d.C. Il cimitero si sviluppa per circa 200 metri tra gallerie e nicchie di sepoltura. Un’altra catacomba è quella di Santa Caterina nella quale ammirare un’urna in travertino e un altare, dietro al quale si aprono le gallerie.

Labirinto Porsenna
 
IL LABIRINTO DI PORSENNA – Sempre a Chiusi è possibile visitare il Labirinto di Porsenna – realizzato – come raccontava Plinio il Vecchio nella sua Naturlis Historia, per ospitare la tomba del leggendario re etrusco Porsenna. Una leggenda che nel Medioevo si evolse: era credenza comune infatti che il sarcofago del re fosse custodito dentro un cocchio d’oro, trainato da 12 cavalli d’oro e vegliato da una chioccia e da 5mila pulcini. Le gallerie che si snodano sotto Chiusi – in realtà – altro non sono che un antichissimo acquedotto etrusco, costruito su più livelli. Qui l’acqua filtrata dalle rocce veniva raccolta in dei grandi bacini e prelevata poi attraverso pozzi. La visita – decisamente suggestiva – parte dal Museo della Cattedrale di Chiusi e si conclude nella grande cisterna etrusco-romana che risale al I secolo a.C. Un itinerario sotterraneo che termina però all’aria aperta: dalla cisterna infatti è possibile salire, passando per una piccola scala a chiocciola, fino al campanile del Duomo e da lì ammirare uno splendido panorama su Chiusi e dintorni, gettando lo sguardo fino al Monte Amiata.

Grotta del Vento
 
Infine – da non perdere – la visita alle Grotte: in Toscana se ne contano oltre 1500 che si sviluppano per oltre 270 chilometri. Meraviglie della natura, maestose concrezioni calcaree di stalattiti e stalagmiti.

Parco Culturale delle Grotte di Equi Terme
Su tutte le cavità carsiche delle Apuane, dalla Grotta del Vento in Garfagnana, fino alle Grotte di Equi Terme in Lunigiana e l’Antro del Corchia in Versilia. Proprio il Monte Corchia è il complesso carsico più esteso d’Italia con circa 60 chilometri di gallerie e pozzi carsici e l’Abisso Paolo Roversi, che con 1249 metri di dislivello è la grotta più profonda in Italia e la 21ima al mondo.

Antro del Corchia

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