Ambiente/ARTICOLO

Toscana capitale degli abeti 3 milioni di esemplari

Sono coltivati tra l'aretino, in particolare in Casentino e Valtiberina, e Pistoia. La stima รจ di Coldiretti Toscana

/ Redazione
Mer 18 Dicembre, 2013
Abete
Toscana capitale italiana per la coltivazione degli abeti con circa 3 milioni di esemplari. Concentrata tra Arezzo, in particolare nel Casentino e nella Valtiberina, e Pistoia, saranno circa 400mila gli abeti di naturali che finiranno, quest’anno, nelle case degli italiani nonostante la crisi taglierà del 10% le vendite. La stima è di Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) e del Consorzio per la valorizzazione dell’albero di Natale del Casentino secondo cui gli italiani preferiranno anche abeti più piccoli che non superano i 160 centimetri e sono venduti con tanto di radici e pane di terra a prezzi stabili rispetto allo scorso anno e variabili tra i 15 ed 50 euro nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai e nei garden.

Nonostante il primato nazionale, 7 toscani su 10 rinunceranno ad acquistare un nuovo albero di Natale e riutilizzeranno quello dello scorso anno mentre solo il 15% ne acquisterà uno nuovo: il 12% punterà su un abete vero e naturale mentre il 3% opterà per la soluzione di plastica probabilmente perché più economica. Il 10% invece non allestirà nessun albero, ne vero ne finto, e dirà addio, almeno per quest’anno, alla tradizione. Almeno queste sono le intenzioni secondo un recente sondaggio effettuato da Coldiretti.

Ma gli abeti toscani, Made in Tuscany, dovranno fare i conti, anche quest’anno, con massicce importazioni di abeti di plastica provenienti soprattutto dalla Cina, proposti a prezzi stracciati, e da alcune varietà di abete rosso coltivate nel Nord e nell’Est dell’Europa che arriveranno nella nostra regione. Due soluzioni che non tengono conto del negativo impatto ambientale e degli effetti sull’aria che respiriamo: in entrambi i casi gli abeti arrivano da migliaia di chilometri di distanza da dove saranno venduti, e nel caso specifico degli alberi di plastica comporteranno, per ogni albero mediamente di 10 chili di peso, l’emissione in atmosfera di 30 chilogrammi di CO2 impiegando fino a 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente. Di contro, ogni albero di Natale vero “assorbe” 47 grammi di CO2. Un ettaro di alberelli produce quindi, dati alla mano, qualcosa come ossigeno per 45 persone.

“Scegliere un abete vero, meglio ancora se toscano, delle nostre montagne – sintetizza Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – significa aver compreso l’importanza di un’economia che è strategica per il territorio. Gli alberi naturali sono coltivati soprattutto in terreni marginali altrimenti destinati all'abbandono e contribuiscono a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l'erosione e gli incendi. E’ una scelta di buonsenso e di amore nei confronti del territorio in cui viviamo”.