Crescono le imprese al femminile in Toscana. L'avanzata è lenta, ma costante. A fine settembre le imprese in rosa erano 101.115, pari al 24,4% delle imprese registrate nei registri camerali toscani. Rispetto a settembre 2012 l’incremento è stato del +0,9%: una performance in controtendenza visto che nello stesso periodo l’imprenditoria al maschile è rimasta sugli stessi valori dell’anno precedente.
La Toscana si conferma inoltre, subito dopo Lazio (+1,1%) e Lombardia (+1,0%), una delle regioni più dinamiche d’Italia per tasso di sviluppo dell’imprenditoria femminile, con una crescita ben al di sopra della media nazionale (+0,3%). Risulta tuttavia ancora una volta determinante il ruolo giocato dalle straniere, alla cui crescita (+7,4%) si contrappone la stabilità delle imprese guidate da italiane. E’ quanto emerge dall’Osservatorio sulle imprese femminili, frutto della collaborazione tra l’Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il Settore Imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana per il III trimestre del 2013.
Entrando nel dettaglio, si nota che le società di capitale aumentano di 673 unità, pari a +4,5%, grazie alla dinamicità delle imprenditrici italiane. Le straniere, invece, preferiscono mettere in piedi ditte individuali. Significativo, infatti, l'aumento di 709 unità. Circa due terzi delle aziende “in rosa” (per un totale di 66.029 unità) operano nel settore dei servizi: 27.670 di queste operano nel commercio e 10.145 nel turismo, e proprio verso quest’ultimo segmento di mercato si è prevalentemente orientato il “fare impresa” delle donne nel periodo in esame: le attività turistiche di alloggio e ristorazione segnano un +279 unità.
Il bilancio positivo dell’imprenditoria femminile regionale è legato in buona parte alla vitalità delle straniere: +858 unità in dodici mesi (+7,4%), un incremento superiore alla media nazionale (+6,2%). In Toscana solo l’11,2% delle imprese “rosa” (11.293 aziende) è guidato da donne giovani (meno di 35 anni), che accusano inoltre una flessione nel periodo considerato (-0,5%) seppur meno marcata rispetto alla media italiana (-1,1%).
“In Toscana la crescita del numero delle aziende femminili è guidata da imprenditrici straniere - è il commento di Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana – ma anche fra le imprenditrici italiane ci sono segnali incoraggianti: diminuiscono le ditte individuali e crescono le società di capitali, segno evidente che i percorsi delle imprenditrici sono oggi più strutturati e qualificati rispetto al passato. Il Sistema camerale toscano, insieme alle altre istituzioni pubbliche, ha spinto molto per questo salto di qualità e oggi arrivano le prime conferme. Naturalmente, c’è ancora tanto da fare per assicurare la promozione del talento femminile e la propensione imprenditoriale delle donne, a iniziare dal favorire l’acquisizione di competenze e capacità adeguate ad affrontare le nuove sfide che il mercato ci pone davanti.”