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Toscana, il piano anticrisi Imprese: ecco i minibond

Il Governatore della Regione Rossi lancia un'azione di sostegno per le Pmi. Fidi Toscana farà da garante per il fondo che acquisterà le obbligazioni

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
pmi
E' tempo di superare la crisi. E sopratutto è tempo di mettere in campo strumenti che aiutino le aziende a uscire dalla difficile situazione finanziaria in cui versa l'Italia.  La Regione Toscana , dal canto suo, ha deciso di attivare "minibond" per le piccole e medie imprese così da sostenere le aziende che cercheranno sul mercato, attraverso mini obbligazioni, i capitali necessari per finanziare progetti di crescita e di rafforzamento.  A garantire fino all'80% dei minibond emessi sarà Fidi Toscana,  finanziaria di cui la Regione detiene il pacchetto di maggioranza relativa.

“E’ un’altra mano tesa a quelle aziende che hanno voglia di investire ma che per la stretta creditizia e la crisi delle banche trovano spesso solo porte chiuse” - ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi. “Una misura – prosegue – che si affianca al sostegno al credito e agli accordi fatti in questi anni con gli istituti bancari per teneri gli spread bassi e che si somma al microcredito d’impresa che partirà invece a novembre con 3 milioni gestiti da Sviluppo Toscana e capaci di garantire da subito 200 prestiti fino a 15 mila euro”.

Per i mini bond sarà utilizzato lo stesso fondo e lo stesso meccanismo con cui fino ad oggi la Regione, sempre attraverso Fidi Toscana, ha fornito garanzie gratuite alle aziende che cercavano un prestito in banca perché a corto di liquidità o per finanziare progetti di crescita. In quattro anni sono stati garantiti alle imprese toscane prestiti per 1 miliardo e 200 milioni.

L’idea dei minibond per le Pmi è stata lanciata l’anno scorso dal governo  assieme ad altre misure urgenti per la crescita del paese: una possibilità in più per piccole e medie aziende non quotate e vittime della stretta creditizia, un’alternativa ai prestiti in banca appunto ma anche al private equity, ovvero l’ingresso nel capitale sociale delle aziende.

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